L’ex centrocampista del Barcellona, ora in Giappone al Vissel Kobe, ha confidato un segreto della sua vita: “Il momento migliore della giornata quando prendevo le pillole”
Il podcast si chiama “The Wild Project”, la puntata speciale ha avuto come protagonista Andrés Iniesta, uno dei centrocampisti più forti della storia del calcio. Lo spagnolo, ora al Vissel Kobe in Giappone, ha raccontato il periodo più brutto della sua vita.
Ha confidato di aver sofferto di depressione: “Il momento migliore della giornata era quando prendevo le pillole e andavo a letto. Avevo perso la voglia di vivere”, le sue parole toccanti. “Abbracciavo mia moglie, ma era come abbracciare un cuscino: non provavo niente”. La leggenda spagnola si è messa a nudo senza giri di parole, una storia che nessun amante del calcio ancora sapeva. Tutto nasce dopo il 2009, anno della vittoria in Champions League con il Barcellona. Le motivazioni principali sono da associare ai continui infortuni e alla morte del suo amico Dani Jarque, difensore dell’Espanyol: “Per me è stato come essere colpito da un pugno fortissimo. Mi ha mandato al tappeto, mi sono sentito sprofondare”.
Iniesta e la depressione: “Ancora oggi vado in terapia”
Le sedute di terapia, stando alle dichiarazioni rilasciate, proseguono ancora oggi nonostante siano trascorsi 10 anni da quel tremendo momento. “È passato un decennio da quando sono entrato nel tunnel depressivo. Ancora adesso però continuo ad andare in terapia. Perché? Ho bisogno di controllarmi. Sono felice quando i professionisti parlano di malattie mentali e depressione. La vita, con il tempo, ti insegna che possono colpire chiunque”. Un resoconto amaro che fa parte della vita di un calciatore straordinario, colonna portante di una delle squadre più forti in assoluto mai viste.