Non finisce assolutamente la bufera che ha colpito il cantante Kanye West. L’ultima azione nei suoi confronti non è passata assolutamente inosservata
Le sue dichiarazioni antisemite, razziste e contro l’aborto hanno scatenato un bel terremoto attorno a lui. A quanto pare Kanye West è rimasto da solo contro tutti. Per non parlare della fine del rapporto lavorativo con Adidas (dal valore di 250 milioni di dollari). Non solo: anche case di moda hanno deciso di non volere più avere che fare con lui. A questo punto sono in molti a chiedersi se la sua carriera è giunta davvero al termine. Non è finita qui visto che arriva un’altra pessima notizia che lo riguarda e che nel giro di poco tempo è diventata virale sul web.
Madame Tussauds non ha voluto perdere un solo minuto in più ed ha deciso di rimuovere dal suo museo la statua di cera del noto cantante. Lo storico museo di Londra ha fatto sapere di aver spostato la sua figura in una sala d’archivio. In molti la ricorderanno per essere stata presentata sette anni fa dall’allora moglie Kim Kardashian. La bufera ha avuto inizio quando si presentò alla sfilata della sua linea ‘YZYSZN9’, che si è tenuta a Parigi con la scritta “White Lives Matters“, ovvero uno slogan contro il movimento ‘Blacks Lives Matters‘. Non è finita qui visto che un suo tweet ha scatenato altre polemiche: “Stasera sono un po’ assonnato, ma appena mi sveglio faccio Con 3 contro gli ebrei“. Per chi non lo sapesse si tratta di un codice dell’esercito americano ‘Defcon‘ che significa “pronti all’attacco”.
Kanye West solo contro tutti: rimossa statua al Madame Tussauds
Dopo le sue dichiarazioni sugli ebrei l’agenzia CAA ha ribadito di aver chiuso i rapporti con lui. Stesso discorso vale anche per Balenciaga. Come riportato in precedenza anche Adidas gli ha sbattuto le porte in faccia con tanto di nota: “Non tolleriamo l’antisemitismo né altra forma di odio. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili, odiose e pericolose e violano tutti i nostri diritti”. Anche la famiglia Kardashian ha avuto da ridire in merito alle sue folli dichiarazioni.
Non è finita qui visto che la famiglia di George Floyd, l’afroamericano ucciso anni da da un poliziotto, ha deciso di citarlo in giudizio. Motivo? Il 45enne aveva annunciato che l’uomo fosse morto per uso di sostanze stupefacenti. Mesi fa al cantante gli venne diagnosticato un disturbo bipolare. Fu ricoverato per un’emergenza psichiatrica.