Assago, arrivano le prime parole dell’aggressore ai carabinieri dopo l’arresto. Andrea Tombolini svela per quale motivo ha compiuto la strage, uccidendo una persone e ferendone altre quattro
A due giorni di distanza dalla strage che ha colpito non solamente la città di Assago, ma un intero paese, arrivano altri dettagli che riguardano l’accoltellamento che si è verificato nel Carrefour del centro commerciale ‘Milano Fiori‘. Nel frattempo sono arrivate le parole che l’aggressore Andrea Tombolini avrebbe riferito sia ai carabinieri che lo hanno arrestato sia al pm Paolo Storari. In particolar modo per quale motivo ha preso un coltello dagli scaffali ed ha iniziato a colpire le persone che gli si trovavano davanti. Ricordiamo che ha ucciso il dipendente Luis Fernando Ruggieri, 46 anni di origine boliviana e ne ha ferite cinque, tra questi il calciatore Pablo Marì del Monza.
Queste sono state alcune delle sue parole: “Pensavo di star male, di essere ammalato. Ho visto tutte quelle persone felici, che stavano bene, e ho provato invidia“. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio e tentato omicidio. Era in cura da un anno per problemi mentali. Adesso si trova nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Paolo. Gli inquirenti hanno rivelato che l’uomo è disoccupato, solo e che soffre di una grave depressione. Viveva con i genitori e la sorella. Era arrivato a bordo di una bicicletta, il mezzo che solitamente usava per andare in giro.
Nel frattempo il procuratore capo del capoluogo lombardo, Marcello Viola, ha presentato una richiesta di convalida d’arresto per omicidio e duplice tentato omicidio con aggiunta di misura cautelare della custodia in luogo di cura presso reparto di psichiatria.
La Procura ha suggerito a Carrefour di ritirare tutti i coltelli dagli scaffali per evitare altri episodi. Probabilmente anche altre catene seguiranno tutto ciò. Nel giorno del funerale della vittima il negozio rimarrà chiuso in segno di rispetto.