Conguagli pazzi condominiali: il rischio per gli italiani

Gli amministratori stanno affrontando un aumento dei costi dell’energia e del gas più che raddoppiati rispetto all’anno scorso

Già dalla fine del 2021 moltissimi amministratori di condominio si erano visti costretti ad aumentare le rate, magari anche inserendone di nuove durante l’anno. Il trend per la fine del 2022 non cambierà, anzi, visto la tendenza al rialzo delle bollette energetiche, la stangata sui conguagli di fine anno è certa.

Il forte rischio dellaumento delle bollette condominiali

Seguendo l’andamento dei prezzi della materia prima, si fa presto a ipotizzare aumenti nell’ordine del 100/150%. Un’enormità e il timore è che il tasso di morosità incolpevole, cioè tutti quei condomini che sono costretti a scegliere cosa pagare o no, aumenti a dismisura.

Sarà un inverno gelido sotto varie forme

Sarà un inverno di scelte difficili per decine di migliaia di italiani, pagare gli oneri condominiali o le bollette? Il costo dei primi dipende sempre più dagli aumenti delle seconde e già il famigerato conguaglio di fine anno, che dovrebbe pareggiare le possibili maggiori spese uscite non conteggiate nel preventivo iniziale, potrebbe raggiungere cifre davvero elevate. L’allarme arriva direttamente da chi i condomini li gestisce, ovvero gli amministratori. Costretti a far sapere ai residenti degli stabili che gestiscono che i bollettini aumenteranno anche del 40% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I responsabili europei per l’energia qualche giorno fa avevano già suggerito l’assurda prima decisione da adottare per cercare di contenere i consumi energetici: ritardare l’accensione dei termosifoni di 15 giorni e abbassare di un paio di gradi la temperatura massima da raggiungere.

Le bollette energetiche sono alle stelle

Il rischio elevato che aumenti la morosità

Il grido d’allarme lanciato dalle associazioni degli amministratori di stabili riguarda, visto l’abnorme aumento delle spese energetiche e il conseguente aumento delle bollette condominiali, la percentuale di condomini che non riesce più a tenere in regola i pagamenti, costretti molto probabilmente a fare una scelta su cosa pagare per arrivare a fine mese. La percentuale di morosità media prima della pandemia si attestava intorno a un fisiologico 15%, mentre oggi potrebbe schizzare a quota 35-40%. Come se non bastasse il prossimo 30 settembre per molte famiglie scadranno i contratti annuali a “maggior tutela”  che interessano il 40% delle famiglie.

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