L’Isee è uno dei documenti fondamentale per ottenere i bonus decisi dal governo. Ecco cosa serve e come si calcola.
Tra i documenti che in Italia ormai sono diventati fondamentali c’è anche l’Isee, l’indicatore della situazione economica della famiglia ormai necessario per poter accedere a tutti i bonus decisi dal governo per le difficoltà economiche.
Per prima cosa, come ricordato da idealista.it, bisogna precisare che esistono due tipi di Isee: l’ordinario, che si riferisce alla situazione reddituale e patrimoniale dei 24 mesi precedenti, e il corrente, relativo all’anno appena trascorso.
Per richiederla sono necessari documenti come lo stato di famiglia, il codice fiscale dei componenti del nucleo familiare, il documenti d’identità, la dichiarazione dei redditi, la certificazione unica dei redditi. Ma anche un eventuale contratto d’affitto, il saldo contabile dei depositi bancari e postali, gli estratti conto con giacenza media dei depositi bancari e postali al 31 dicembre del secondo anno, eventuali titoli posseduti e contratto d assicurazione della vita e dati sul patrimonio immobiliari così come risultanti da visura catastale.
Sulla base dei documenti presentati, è l’Inps a calcolare l’Isee finale. L’Istituto di previdenza utilizza alcuni specifici parametri e applica alcune maggiorazioni per arrivare alla cifra definitiva. Le maggiorazioni sono le seguenti: 0,35 per ogni ulteriore componente, 0,5 per ogni componente con disabilità e 0,2 n caso di presenza nel nucleo di tre figli (elevata a 0,3 in presenza di un figlio di età inferiore a tre anni, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli).
Da sottolineare che sull’Inps esiste un simulatore di calcolo dell’Isee e la scadenza per il 2022 è fissata il 31 dicembre. A partire dal 1° gennaio 2023 bisognerà fare nuovamente tutto il percorso per avere l’Isee.