Luca Incatasciato è uno dei personaggi più conosciuti, apprezzati e discussi, del centro di Roma. E’ stato lui a scegliere di vivere così, da quando nel 2007 lasciò Melilli, un paese a pochi chilometri da Siracusa, per raggiungere la capotale. Luca ha 45 anni e della sua vita da artista/clochard, non vorrebbe cambiare nulla. Si considera un’artista di strada, un cuore libero in continuo movimento. “Non è così doloroso come si potrebbe pensare – racconta lui stesso – Per me la strada è una maestra di vita.
La stessa strada che è diventata la principale protagonista delle sue opere. Il rione Monti si è trasformato in un enorme atelier a cielo aperto, che lo ispira per le opere più belle. Qualche mese su quelle strade è passata una persona che ha riconosciuto il suo talento: si tratta di Fabrizio Di Nardo, un artista e gallerista monticiano che ha visto le sue opere e se ne è innamorato. Gli ha procurato tutto il necessario per dipingere (pennarelli, cartoncini ecc) e lo ha spronato a realizzare una vera e propria collezione.
Luca non si è fatto pregare ed ha iniziato a creare una vera e propria galleria che ha nominato “Luca goes to New York”. Un traguardo che si rivela un successo, con il sold out di oltre 50 dipinti e il plauso dei collezionisti. Con i guadagni Luca ha coronato il suo sogno: partire per la Grande Mela e mettersi a dipingere al Central Park e a Time Square. Al suo rientro, ha già prodotto una nuova collezione, che Di Nardo è pronto nuovamente ad esporre. “Siamo di fronte a un esponente del Graffitismo metropolitano. Questi dipinti ricordano la follia di Ligabue, l’estro di Basquiat, l’ordine che nasce dal caos”, spiega il curatore della mostra Giuseppe Ussani d’Escobar, aggiungendo: “Sono disegni infantili che fanno danzare cuori sparigliati o che sorridono al cielo. Luca, con le sue colorate impronte nel mondo, entra nelle case e conquista la gente, ricordandoci l’importanza di tornare a emozionarsi”.