L’attaccante svedese ha parlato ai microfoni della Cnn, una lunga intervista in cui s’è raccontato, toccando diversi argomenti
Gli occhi sono ancora carichi di voglia e determinazione. Zlatan Ibrahimovic continua il suo percorso di recupero dall’operazione al ginocchio, punta a tornare a gennaio, l’obiettivo è quello di essere ancora utile, anzi determinante per il Milan nella corsa Scudetto e per fare il meglio possibile in Europa. Lo svedese non vuole mollare, il ritiro non è ancora argomento attuale, lo conferma in un’intervista alla Cnn: “Non ci siamo ancora. Ho una grande passione per il calcio. La mia è una situazione diversa oggi, per la mia età e per il rapporto con i compagni di squadra, ma mi godo ogni giorno perché penso che, quando smetti di giocare a calcio, ti mancherà così tanto che non vorrai avere rimpianti dicendo che avresti dovuto continuare a giocare”.
Ibra non molla, dunque, si sente ancora un giocatore di livello superiore: “Voglio essere in salute e, fin quando sarò ai miei livelli, continuerò a giocare per vedere fin dove posso arrivare. Finché riuscirò a produrre risultati, continuerò a giocare”. Nessun ritiro all’orizzonte, almeno per ora. Il Milan lo aspetta, il ginocchio lo ha tormentato per mesi, era necessario ricorrere all’operazione: “L’infortunio? Ho svuotato il ginocchio una volta alla settimana per sei mesi. Antidolorifici ogni giorno per sei mesi. Ho dormito a malapena per sei mesi a causa del dolore. Mai sofferto così tanto dentro e fuori dal campo”.
Quando arriverà il momento in cui Ibra non sarà più Ibra, quando smetterà di essere performante ai massimi livelli, ha un desiderio, che intorno a sé trovi sincerità: “Il giorno in cui rallenterò, voglio che le persone intorno a me siano oneste e dicano che sto rallentando, e allora sarò realista. Sto cercando di rimanere al livello di questi giovani ragazzi lavorando sodo”. Pioli ha spinto per tenerlo in rosa, ora l’attende.