Una storia che arriva direttamente dalla Procura di Roma e che sta facendo discutere parecchio per la singolarità della vicenda
Il calciatore della Lazio si è portato via il pavimento della palestra di una villa all’Olgiata. Pochi dubbi per il proprietario dell’immobile, il nobile Manfredi Mattei Filo della Torre. Nel mirino dell’imprenditore, riporta con dettagli Repubblica, è finito l’illustre inquilino: il centrocampista biancoceleste Jonathan Rodriguez Menendez, conosciuto come Jony. Il giocatore adesso è in prestito allo Sporting de Gijón in Spagna. Presto, però, potrebbe tornare in Italia, a Roma, per discutere il caso giudiziario che lo riguarda. Il pm Alessia Mele ha chiesto l’archiviazione. Nessun reato, ma una questione da discutere in un altro tribunale, il civile. Questa la tesi del pubblico ministero.
Tuttavia il gip ha preso tempo e adesso deve decidere se accogliere la richiesta dell’accusa oppure, eventualmente, delegare nuove e più approfondite indagini. Intanto Jony rimane iscritto per appropriazione indebita. Il caso è abbastanza singolare. La storia si sviluppa tra settembre e ottobre del 2020. Jony lascia la villa. Un accordo consensuale tra le parti. Ecco che Filo della Torre invia una persona di sua fiducia per verificare lo stato dell’immobile. È tutto in ordine, questa la risposta.
La storia, la lite e la denuncia
Un mese dopo, però, proprio quando il centrocampista sta ultimando il trasloco accade l’imponderabile. Nella stanza adibita a palestra manca il pavimento tecnico. Quello in gomma applicato sopra il parquet. Dallo staff dell’imprenditore sono stupiti. Chiedono rappresentante al procuratore del giocatore della Lazio, così emerge dalla denuncia: il rappresentante del calciatore sarebbe impegnato a risarcire Filo della Torre. Alla fine, però, non accade nulla. Per questo non rimane altra strada che denunciare.
Jony finisce indagato per appropriazione indebita. Il pm, tuttavia, scrive al termine dell’inchiesta che si “tratta di un mero in adempimento civile stante il pagamento della somma indicata in fattura per incassare il risarcimento da parte dell’imprenditore”. Inoltre, sempre per il pm, “non può escludersi che la rimozione della pavimentazione gommata del locale palestra è condotta che può essere consumata ad opera di terzi, all’insaputa di Jony” . Adesso sarà il gip Simona Calegari a stabilire, il 23 marzo, se sia il caso di chiudere l’indagine oppure verificare responsabilità eventuali del calciatore.