Ci sono più cremazioni oppure sepolture in Europa? Gli ultimi dati che arrivano sono a dir poco incredibili, soprattutto quelle che riguardano il nostro paese
Ci spostiamo in 40 dove il 40% dei defunti viene cremato, anche se la maggior parte delle persone davvero non sa cosa farsene dell’urna visto che non conosce la legge. Che fine fanno le ceneri? A dire il vero, in merito a questa vicenda, se ne sono dette davvero di ogni tipo.
A lanciare l’allarme è stato il quotidiano ‘Le Monde‘. Anche se, a quanto pare, per quanto riguarda la cremazione pare che le regole siano decisamente cambiate. Questo è quello che scrive il giornale: “Quando qualcuno muore, segue un rito immutabile ne tempo: il defunto viene deposto nella bara e ci ritroviamo tutti al cimitero. Piangiamo e ci salutiamo. Scegliamo una bara che andrà presto in fumo, una scatola per contenere il tutto, andiamo al crematorio dove c’è un forno”.
Anche se poi la domanda, alla fine, resta sempre la stessa: cosa se ne fa di quel materiale inerte? Trenta anni fa questa domanda non si poneva visto che quelli che preferivano la cremazione erano solamente l’1%. Adesso, però, nelle aree urbane si è arrivati quasi al 50%. Fanno sapere che le ceneri vengono disperse “sia in un cimitero nello spazio dedicato, sia in mare, in un bosco, in campagna… purché in mezzo alla natura“. In che senso all’aperto? Deve essere fuori da ogni luogo pubblico. Questo è quello che rivela Frédérique Plaisant, presidente della Federazione francese della cremazione.
Molte più cremazioni rispetto alle bare, ma le ceneri?
Quello che si chiede ancora la gente, però, è altro: le ceneri devono essere seppellite, disperderle oppure metterle in una urna vicino ad una tomba? Sicuramente con le ceneri non si può fare quello che si vuole. Metterle in un gioiello è vietato. Anche mescolarle con altre. Queste sono le opzioni da scegliere: collocare l’urna in una volta sepolcrale, in un colombario, cioè una sovrapposizione di nicchie, in una caverna oppure sigillarla.
In Italia, invece, com’è la situazione? La cremazione dei mori e la dispersione delle ceneri è autorizzata grazie alla legge numero 130 del 30 marzo 2001. Non c’è alcun reato nella dispersione. Dipende dalla volontà dello stesso defunto. Una possibile violazione può essere punita con reclusione da due mesi a un anno. Con tanto di ammenda.