Imu, come fare per ottenere i rimborsi? Fate attenzione perché non è così facile come sembra
Proprio nelle ultime settimane una sentenza della Corte Costituzionale ha completamente modificato le norme per quanto riguarda il pagamento dell’imposta per i coniugi. Tanto è vero che nelle ultime ore sono scattate le richieste di rimborso proprio per gli stessi con residenze diverse. Devono dimostrare l’uso delle due abitazioni diverse come residenze principali. A quanto pare la sentenza ‘209‘ (del 13 ottobre) ha dato il suo ‘via libera‘ ai ricordi per cercare di recuperare le imposte versate negli ultimi cinque anni.
Imu, come fare per ottenere il rimborso?
La stessa Corte ha fatto sapere che è diventata illegittima la norma di undici anni fa. Cosa diceva? Limitava l’esenzione Imu solamente alla prima casa. Per la seconda? Si relegava a soggetta all’imposta sugli immobili. Con la pronuncia della Consulta non si è tenuti a pagare l’Imu sulla seconda casa se è la residenza di uno dei coniugi. Adesso, però, arriviamo direttamente alla domanda che sicuramente vi state ponendo: cosa bisogna fare per poter chiedere il rimborso?
A ribadirlo ci ha pensato direttamente il sito ‘QuiFinanza‘: la richiesta deve essere presentata direttamente al proprio Comune di residenza entro i cinque anni dal versamento effettuato. Altrimenti da quando è scattato il diritto alla restituzione (13 ottobre di quest’anno), ovvero quanto la sentenza della Corte è stata depositata. Questa nuova norma ha un effetto importante e positivo. Motivo? Si posso, appunto, recuperare gli importi fino a cinque anni. Bisogna, però, fare attenzione ai ritardi sulla richiesta di rimborso. Se viene consegnata in ritardo non si ha il diritto al risarcimento.