Il ‘Corriere della Sera’ ha intervistato il nuovo ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara che ha parlato del programma del governo, del suo e di molto altro ancora
Giorgia Meloni lo ha scelto per un ruolo molto importante ed allo stesso tempo delicato. Ovviamente non ha potuto fare altro che rispondere “presente” ed affrontare questa sfida affascinante, ma allo stesso tempo impegnativa. Un bel passaggio quello da professore di diritto romano a Torino a ministro dell’Istruzione. Giuseppe Valditara ha raccontato, fino ad ora, la sua esperienza in questo nuovo ruolo in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘.
Al noto quotidiano ha rivelato quali sono i suoi piani per l’Alleanza per il Merito ed il rafforzamento della filiera tecnica e professionale. Queste sono alcune delle sue parole per quanto riguarda la scuola: “Quella di oggi è una scuola classista. Non aiuta i ragazzi a realizzarsi. La dispersione è al 12,7 %. Con quella implicita si raggiunge il 20. C’è un divario di apprendimento tra i territori“.
Istruzione, cosa serve per migliorare la scuola? Valditara ha la soluzione
Cosa serve per migliorare quindi? “Una personalizzazione dei piani di studio. Anche i docenti devono sostenere chi è in difficoltà e alimentando le capacità dei più bravi. Bisogna garantire alle famiglie e agli studenti le informazioni per effettuare scelte consapevoli dalla scuola media. Bisogna rinforzare l’istruzione tecnico-professionale che va costruita in filiera con l’Istruzione Tecnica Superiore”.
In conclusione il politico ha voluto lanciare una sua idea, ovvero quella di una grande Alleanza per il Merito alle famiglie, al sistema-scuola, alle parti sociali: “Un’Alleanza che permetta ad ogni studente, con la doverosa attenzione agli alunni con disabilità e bisogni speciali a cui va garantita stabilità di sostegno, di perseguire quel ‘pieno sviluppo della persona umana’ affermato nell’articolo 3 della Costituzione”. Tutto questo non potrebbe altro che potenziare il ruolo da parte dell’insegnante che significherebbe molto per il Paese. “Farò di tutto per evidenziare la figura autorevole del docente, che rispetti la sua dignità ed il decoro”.