NBA, si mostra nudo a una donna e viene cacciato: “Chiedo aiuto, ho subìto un trauma”

I San Antonio Spurs hanno rescisso il contratto di un proprio giocatore per colpa di una condotta sessuale inappropriata.

Una scelta che aveva lasciato tutti stupefatti. I San Antonio Spurs, nonostante l’opzione esercitata per la prossima stagione, hanno deciso di tagliare Joshua Primo, dodicesima scelta del Draft 2021. Ora però cominciano a emergere le vere motivazioni della sua esclusione. E la storia è tutt’altro che limpida: c’entrano poco le questioni tecniche.

Joshua Primo San Antonio Spurs
I San Antonio Spurs hanno rescisso il contratto di Joshua Primo (Ansa Foto)

Guardia canadese di 19 anni, acerbo ma promettente. In un comunicato rilasciato a Espn il giocatore ha dichiarato di “aver cercato aiuto per un trauma sofferto in passato” e di avere l’intenzione di concentrarsi sul trattamento della sua salute mentale. Insomma, con tali dichiarazioni i presupposti non erano di certo i migliori. Licenziamento dovuto a fattori extra-campo, insomma. Ma quali? Primo avrebbe avuto una condotta sessuale inappropriata nei confronti di una donna che ha lavorato nello staff degli Spurs. Secondo le ricostruzioni avrebbe esibito le proprie parti intime. La franchigia ha fatto sparire subito il giocatore dal suo merchandising, contratto chiuso immediatamente “nell’interesse di entrambe le parti, nel lungo termine”.

Joshua Primo, l’ammissione pubblica un freno per le altre franchigie

Joshua Primo
Joshua Primo sarebbe stato protagonista di una condotta sessuale inappropriata (Ansa Foto)

L’accusatrice ha ingaggiato Tony Buzbee come avvocato, lo stesso che ha rappresentato  come parte civile le donne che avevano accusato DeShaun Watson, il quarterback dei Cleveland Browns di Nfl (football americano). La condotta sessuale impropria gli era costata un anno di stop. Le accusatrici di Watson erano 23 donne, massaggiatrici o personal trainer che lo avevano accusato di aver ricevuto richieste di sesso esplicite e esibizione integrale non richiesta del corpo. Watson è riuscito a “chiudere” le controversie attraverso accordi privati. In parole povere: ha pagato le donne in questione per ritirare le denunce. Il caso di Primo è ancora tutto da chiarire, difficile capire cosa rischi dal punto di vista civile o penale. L’ammissione pubblica di aver bisogno di aiuto non invita di certo le altre franchigie a offrigli un contratto a scatola chiusa.

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