La società bianconera, dopo l’eliminazione dalla Champions, chiede una scossa, ma pianifica anche le mosse future.
Addio Champions League, l’eliminazione ai gironi, con solo tre punti conquistati apre riflessioni profonde in casa Juventus. Ora la parola d’ordine è risalire la china in campionato, perché per il club è impensabile rimanere fuori dalle prime quattro, quando a inizio stagione l’obiettivo era vincere lo Scudetto. Il rientro di Chiesa è sì una buona notizia, ma non basta a una rosa ancora tormentata da assenze e infortuni. Ora il campionato, dunque e l’Europa League che, almeno a parole, la società dice di voler onorare. Poi sarà tempo di rifondazione, anche in base a quelli che saranno i risultati conseguiti. Accedere o meno alla prossima Champions è evidente che faccia tutta la differenza del mondo.
L’organico comunque subirà un profondo restyling, soprattutto in difesa. Bonucci è in scadenza nel 2024, si va verso il rinnovo e dovrebbe comunque rimanere, ma va per i 36 anni e non può dare le garanzie di un tempo. Così come Federico Gatti che, però, nelle idee societarie è un’alternativa e non un titolare assoluto. Danilo in futuro agirà principalmente da centrale, mentre è in lista di sbarco Daniele Rugani. Accanto a Bremer, dunque, serve un titolare, un giocatore in grado di alzare il livello della difesa bianconera, un tempo vero e proprio fiore all’occhiello della Vecchia Signora.
Piace soprattutto Pau Torres del Villarreal, lo spagnolo è in scadenza 2024, ha una clausola da 65 milioni, ma la sensazione è che con 40-45 milioni possa essere preso. Ovvio che un investimento del genere richiede la Champions. Meno costoso è invece Strahinja Pavlovic, 21 anni che bene sta facendo con il Salisburgo e già nel giro della nazionale serba. Era stato a un passo dalla Lazio due anni fa, poi l’affare saltò all’ultimo momento. Nei radar anche Gabriel dell’Arsenal che, però, costa 50 milioni di euro.