In una scottante autobiografia l’attore, diventato famoso impersonando il ruolo di Chandler nella sitcom, racconta il suo inferno
Fin da giovanissimo combatte una battaglia contro alcol e droga tenuta segreta a lungo perché i suoi colleghi della serie tv “Friends” non lo venissero a sapere. Ora però tutti i demoni interiori di Matthew Perry, il popolare Chandler, sono messi a nudo in un libro autobiografico sconvolgente.
Matthew Langford Perry è un attore statunitense con cittadinanza canadese, nato a Williamstown nel Massachusetts. Ha all’attivo diverse nomination agli Emmy Award, ma è famoso soprattutto per aver partecipato alla serie televisiva Friends nella quale ha interpretato per dieci anni il personaggio di Chandler Bing.
Una serie tv dal successo planetario
Dieci stagioni in onda negli Usa sul network Nbc tra 1994 e 2004, visto da oltre mezzo miliardo di persone in 220 Paesi del mondo, ancora oggi molto popolare dopo essere approdata sulla piattaforma Netflix e quindi scoperta anche dalle nuove generazioni, questo è il fenomeno Friends, tra la serie tv più viste in assoluto nella storia della televisione. Impossibile non sapere a memoria intrecci, situazioni, dinamiche, battute di Monica, Phoebe, Joey, Ross, Rachel e naturalmente Chandler, i protagonisti della sitcom cult degli anni 90.
Di tutti forse il successo più grande è arriso a Jennifer Aniston, ma anche i volti degli altri protagonisti sono rimasti iconici per milioni di fan. Oggi colpisce il cuore che uno degli attori più brillanti della serie, Mattew Perry, che nei panni di Chandler Bing era quello dalla battuta sempre pronta, sarcastico e tagliente, abbia voluto confessare e mettere a nudo in un’autobiografia tutti i problemi legati all’alcolismo e alla droga con i quali combatteva anche tra un ciak e l’altro della stessa serie tv.
I fantasmi del passato
L’attore americano ha voluto raccontare tutto in un’autobiografia “Friends, Amanti e la Cosa Terribile”, anche per cercare di esorcizzare i demoni di un passato che ancora affolla la sua mente. Un’infanzia difficile, dopo essere stato abbandonato dal padre, da lasciarsi dietro le spalle, quel lato oscuro del successo fatto di traumi, le dipendenze da alcol e droga, i 15 tentativi di riabilitazione, le altrettante operazioni chirurgiche al colon. E’ lui stesso a scrivere di esser vivo per miracolo dopo aver ingerito fino a 55 pillole di Vicodin annegate in un litro di vodka.
“Ho voluto condividere solo quando ho avuto la certezza di non cadere di nuovo nel buio”, ha raccontato qualche giorno fa in un’intervista al settimanale People’, ma l’unica promessa fatta a se stesso che è riuscito a rispettare fino all’ultimo giorno di ripresa è stata quella di non far trapelare tutto il suo malessere ai compagni sul set di Friends: “Non ho mai voluto bere o drogarmi al lavoro. Non lo avrei mai fatto, per non finire sul set in totale dopo sbornia, in preda ai tremori. Se mi fossi lasciato sfuggire il periodo più felice della mia vita non mi sarei mai perdonato e non volevo incasinare la situazione”. Questo racconto così amaro, ma vero della sua vita è già in tutte le librerie americane, in Italia arriverà il prossimo 8 novembre.