Addio al manager Franco Tatò: ex dirigente Olivetti, Mondadori e non solo

Un gravissimo lutto quello che ha colpito il nostro Paese: nelle ultime ore è stata comunicata la scomparsa da parte di Franco Tatò. Nel corso della sua carriera è stato dirigente di successo di moltissime aziende e non solo

Morto il manager Franco Tatò
Franco Tatò (Ansa Foto)

Un ictus lo ha portato via per sempre dai suoi cari. A 90 anni il cuore di Franco Tatò ha smesso di battere per sempre. E’ stato un manager di grandissimo successo che vantava di un curriculum di tutto rispetto. Nell’ultimo periodo le sue condizioni erano peggiorate. Era ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, precisamente all’Ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza‘. A breve si sarebbe dovuto sottoporre ad un intervento endocardiaco.

A non lasciarlo mai solo la moglie Sonia Raule e la figlia Carolina che piangono la scomparsa della loro persona di riferimento. Come riportato in precedenza è stato una persona di grandissimo successo visto che è stato alla guida di molte società ed aziende. Un esempio su tutte? Mondadori, Fininvest ed Enel. Nato a Lodi nel 1932, da una famiglia originaria di Barletta, si laureò in Filosofia a Pavia. Perfezionò i suoi studi e carriera in Germania e poi ad Harvard negli Stati Uniti.

Morto Franco Tatò, storico manager di successo

Morto il manager Franco Tatò
Franco Tatò (Ansa Foto)

Nel 1956 venne assunto dall’Olivetti. Per i primi sei mesi fa l’operaio, poi inizia la sua strada di successo. Guida le controllate in Austria, Regno Unito, Germania. Negli anni Ottanta torna in Italia e risana la Triumph Adler appena comprata. Per due anni (dall’84 all’86) va alla Mondadori, voluto fortemente da Carlo De Benedetti. Tanto è vero che quest’ultimo gli assegna il ruolo di amministratore delegato. Successivamente ritorna alla Olivetti a guidare la Olivetti Office.

Verso gli anni ’90 lascia il gruppo per alcune divergenze. L’anno dopo passa in Mondadori come a.d. Nel ’93 viene assunto dalla Fininvest con lo stesso ruolo. Tre anni più tardi, con lo stesso incarico, accetta l’offerta di Romano Prodi per l’Enel. Taglia 30mila dipendenti e riorganizza l’azienda, preparandola alla quotazione in Borsa. Nel ’98 Enel entra nel mercato della telefonia mobile con Wind, che nel 2000 acquista Infostrada. Successivamente è stato consigliere di amministrazione ad Hdp, Prada, Cartiere Pigna, Mikado, Parmalat, Berco. Dal 2003 al 2014 è stato a.d. della Treccani. Si è tolto la soddisfazione di scrivere anche qualche libro.

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