Il presidente azzurro gongola, la squadra vola e l’entusiasmo è alle stelle, a livelli che non si toccavano dai tempi di Sarri
Avanti tutta, con il vento in poppa. Il Napoli – nonostante l’indolore sconfitta di Liverpool – si gode un momento straordinario. Il primo ko stagionale, ad Anfield, non ha scalfito minimamente l’ottimismo, l’entusiasmo che regnano a Castel Volturno e in tutto l’ambiente azzurro. Il primo posto nel girone di Champions League e il + 5 sull’Atalanta seconda, in campionato, sono propulsori incredibili per una piazza che da anni non viveva questa euforia. Domenica, a Bergamo, proprio contro l’Atalanta, ci sono in palio punti pesanti, in caso di successo i bergamaschi precipiterebbero a -8 e le altre rivali rimarrebbero quantomeno a distanza di sicurezza, considerando inoltre che Lazio, Roma, Juve e Inter si incroceranno tra loro.
De Laurentiis gongola, twitta più spesso del solito, si spende in continui elogi per la sua creatura, anche perché in estate erano tanti gli scettici rispetto al piano di ricostruzione azzurro, dopo gli addii di Koulibaly, Fabian Ruiz, Ospina, Mertens, Insigne: colonne di un ciclo lungo e intenso, ma che probabilmente avevano fatto il loro tempo in riva al golfo. Sono arrivato giocatori sulla carta meno conosciuti, ma alla prova dei fatti anche più performanti. Almeno per ora. C’è poi Luciano Spalletti, il grande alchimista, colui che ha costruito una macchina fin qui praticamente perfetta.
De Laurentiis – secondo Il Mattino – non ha dubbi ed è pronto a far scattare la clausola unilaterale, a favore del club, che consente il rinnovo automatico del contratto del tecnico fino al 2024. Ovvio, bisognerà parlarne con Spalletti e un incontro tra le parti è in agenda durante la sosta per il Mondiale, ma non ci sono dubbi sulla reciproca volontà di andare avanti. Spalletti, dunque, rimarrà a Napoli almeno un altro anno e mezzo, poi si vedrà, anche se con queste premesse è impossibile pensare a un divorzio, anche oltre il 2024.