Gli attivisti per il clima giovedì scorso hanno colpito ancora imbrattando il celebre quadro esposto al museo Mauritshuis di L’Aja, la Capitale dell’Olanda. A distanza di una settimana è stata emessa la decisione del tribunale nei loro confronti
A distanza di una settimana da quanto accaduto a L’Aja, è arrivata la sentenza. Sono stati infatti condannati a due mesi di reclusione, di cui uno con la sospensiva, i due attivisti per il clima che giovedì scorso hanno imbrattato il celebre quadro “La ragazza con l’orecchino di perla” di Johannes Vermeer esposto al museo Mauritshuis della Capitale dell’Olanda.
Una pena quindi ridotta rispetto alla richiesta della procura, che invece riteneva più opportuno allungare a quattro mesi la punizione. Quella deglu attivisti era stata una forma di protesta forte, eseguita indossando magliette con la scritta Just Stop Oil: si erano avvicinati al quadro e uno di loro aveva provato a incollarsi con la testa al vetro che proteggeva la famosa opera d’arte, tra l’altro senza riuscirci.
Fortunatamente l’opera non ha riportato danni, a differenza della cornice e del muro vicino, che invece sono stati leggermente danneggiati. Per quanto riguarda il terzo arrestato, infine, cioè quello che aveva lanciato zuppa di pomodoro contro il dipinto, quest’ultimo comparirà domani in tribunale per sottoporsi al giudizio della corte. Non era il primo gesto di protesta da parte degli attivisti di Just Stop Oil, i quali avevano già suscitato scalpore nei giorni precedenti: prima avevano imbrattato con zuppa di pomodoro una delle versioni dei ‘Girasoli’ di Van Gogh e poi avevano lanciato una torta sul volto di cera di re Carlo III al Madame Tussauds.