Alcuni parlamentari passeggiano per il centro storico della capitale e dibattono sull’opportunità o meno delle dimissioni dalla Regione
Il CorSera rivela un piccolo retroscena relativo alla posizione del presidente della Regione Nicola Zingaretti che è anche deputato del Pd. Chiacchiere ascoltate da un gruppo di parlamentari di Pd, in giro nel centro storico. Il tema? La Regione Lazio di Nicola Zingaretti. E le sue dimissioni, promesse da tanto tempo. «Ma non gli conviene lasciare la Pisana, piuttosto Nicola dovrebbe dimettersi dalla Camera dei Deputati. A che gli serve fare il peone a Montecitorio? In aula si siede pure in telefonate contralto, da solo, per telefonare», dice uno. E il secondo afferma: «Fa bene a rinviare la decisione di dimettersi dalla Regione, anche perché solo lui può garantire un accordo con Giuseppe Conte. Da quando è arrivato Enrico Letta, il dialogo con i pentastellati è stato azzerato. Ci tocca perdere il Lazio e consegnarlo alla destra così? Non è giusto».
Arriva il discorso del terzo: «Nicola se rimane deputato certo non farà il presidente di una commissione, tipo la vigilanza Rai, che quella la vogliono i grillini visto che noi avremo il Copasir con Francesco Boccia. A meno che non voglia tornare a governare il partito, soluzione che permetterebbe di tornare a stare insieme ai pentastellati alle elezioni, a cominciare da regionali».
Dialoghi intercettati in centro tra deputati del Pd ma anche tra Forzisti
A questo punto il gruppo si scioglie. È il 2 novembre e, come ha detto Fiorello durante la sua divertentissima rassegna stampa, «è il giorno della festa del Pd». Non solo Zingaretti, tra il centro del dibattito anche la posizione del vice-ministro Sisto che spesso non si riesce a trovare. Dialoghi tra forzisti: «Sapete dov’è il viceministro alla giustizia Francesco Paolo Sisto? Non riesco a trovarlo», afferma un esponente del partito berlusconiano. «Guarda La7, senz’altro sta lì», dice con ironia il collega. In effetti, anche ieri mattina stava sull’emittente di Urbano Cairo, e l’ altro giorno in diretta sulla stessa rete ha elogiato senza sosta la conduttrice Tiziana Panella, sottolineando anche che «porta fortuna».
Evviva. leghista Roberto Calderoli: roba da far venire il coccolone al segretario del Pd Enrico Letta. È proprio così: Giani ha vedrà che nei prossimi giorni Calderoli e «il tema dell’autonomia differenziata ce lo siamo già anticipato al telefono. La Toscana è d’accordo sull’autonomia differenziata che deve affrontare la possibilità di gestire meglio alcuni settori che hanno una specificità regione per regione, come i beni culturali e la geotermia, questa c’è solo in Toscana». Non solo: “Esprimo tutta la mia disponibilità al ministro Calderoli per poter ragionare dell’intesa tra il Governo e la Toscana”.