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Cronaca

Carlotta Rossignoli, raccomandata o esempio da seguire? Il web si divide

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Cristiano

Carlotta Rossignoli, raccomandata o un esempio da seguire? Il mondo del web si divide: sono tanti i punti che non tornano

Carlotta Rossignoli (screenshot Instagram)

In questi giorni non si sta parlando d’altro se non del caso di Carlotta Rossignoli. La studentessa dei “record” che si è laureata a soli 23 anni. Con tanto di lode ed in medicina: un vero e proprio prodigio o una persona raccomandata? Il mondo del web si divide, anche se la maggioranza non ha dubbi. Molti la definiscono una “privilegiata”. L’influencer si è laureata all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. In soli cinque anni e 30 giorni. Vale a dire in anticipo di 11 mesi rispetto alla scadenza naturale.

Una vicenda che ha fatto storcere il naso a molte persone. In primis ai suoi colleghi dell’università che hanno chiesto spiegazioni. “Come è possibile, visto che il regolamento prevede che non si può passare all’anno successivo? Quando e come ha fatto il tirocinio?“. Nel frattempo la giovane si difende ed etichetta tutto con una sola parola: “invidia”. Non solo: ha continuato dicendo che ha fatto tutto rispettando la legge. I dubbi, però, ci sono eccome. Oramai non si parla d’altro sui social. La prima a suscitare qualche dubbio è stata la giornalista Selvaggia Lucarelli.

Come lei anche tante altre persone si stanno chiedendo come sia stato possibile tutto questo. Non si tratta affatto del primo caso che la vede come protagonista. Già al liceo si era diplomata in tempi “record”. 100 e lode conseguendo la Maturità classica con un anno di anticipo. Tanto è vero che fu premiata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come ‘Alfiere del Lavoro’. La studentessa ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘ dove ha voluto spiegare la situazione.

Queste sono alcune delle sue parole: “Bisogna fare chiarezza. È stato detto che ho concluso il percorso accademico in cinque anni, mentre ho sfruttato la prima sessione di laurea disponibile del sesto anno e sono felice del fatto che l’università l’abbia ribadito pubblicamente. Non c’è stata alcuna scorciatoia“. Come ha trovato il tempo per studiare tra viaggi in giro per il mondo, ospitate in tv, sport e tanto altro? “Gli unici segreti sono l’organizzazione e la determinazione. Amo viaggiare perché è un arricchimento culturale. Lo studio non mi ha mai impedito di dedicarmi alle mie passioni, dal pianoforte allo sport“.

Nel frattempo l’Ateneo respinge le accuse. Fa sapere che è tutto “regolare”. Anche se i dubbi continuano a rimanere. Quali? I suoi esami (come riportano i suoi colleghi) erano ‘stranamente’ sempre a porte chiuse. E sul tirocinio? Come ha fatto in così pochi mesi? “È stato svolto da un medico di base fra settembre e ottobre” fa sapere l’Università. Ma sono troppo le cose che non sono chiare.

Carlotta Rossignoli, botta e risposta tra Burioni e Lucarelli

Chi ha spezzato una lancia in favore della 23enne è stato il medico Roberto Burioni. Direttamente dal suo profilo Facebook ha elogiato la studentessa. “In qualunque nazione del mondo questa sarebbe stata una bella notizia. Nel nostro no. Il motivo delle polemiche non si capisce. Non è una somara diventata di colpo brava al San Raffaele grazie a qualche raccomandazione: ha concluso il Liceo Classico in soli 4 anni, con la media del 10”. Parole che sono sono passate inosservate e che hanno trovato la risposta da parte proprio di Selvaggia Lucarelli.

Anziché fare questo endorsement imbarazzante, spieghi come si possano frequentare le lezioni di 5 e 6 anno insieme, richiedere la tesi in quarto, aver fatto il primo mese di tirocinio abilitante nel primo semestre del quinto e gli altri due nel secondo semestre. E ovviamente il tirocinio curricolare del quinto e sesto anno. Ah, ho chiesto il libretto dei tirocini della ragazza ma ovviamente l’università risponde che può fornirlo solo lei. Attendiamo trepidanti“.

La risposta del medico c’è stata, ma non alla sua domanda: “I processi li fanno i tribunali. Se qualcuno ha contezza di irregolarità le denunci. Non abbiamo al San Raffaele l’abitudine di fare valutare tesi e tirocinî ai giornalisti. Va bene con la democrazia ma non esageriamo“. Una risposta che ha scatenato l’ira del web, ma anche dei suoi colleghi. Proprio questi ultimi hanno preso le distanze dal medico.

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