Il tecnico catalano del Manchester City è intervenuto sulla polemica innescata da Zlatan Ibrahimovic riguardo ad Haaland.
Pep Guardiola non è solo un fuoriclasse in panchina, ma sa farsi rispettare anche a livello dialettico, quando c’è da rispondere a un attacco frontale come quello portato, nei giorni scorsi, da Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese del Milan che, come noto, ha un rapporto pessimo con il tecnico catalano sin dai tempi della comune militanza al Barcellona, aveva parlato del tema Haaland. E l’aveva fatto così: “Il ragazzo mi piace, è forte, è un giocatore molto intelligente, non fa cose che non sono alla sua portata, non scende a giocar palla, aspetta davanti alla porta e segna. Mi ricorda giocatori come Inzaghi, Trezeguet e Vieri. Anzi, è una nuova versione di tutti e tre”.
Poi la stoccata durissima a Guardiola: “Se l’allenatore riuscirà a farlo migliorare? Dipende dal suo ego: se lo lascia diventare più grande di lui o no. A me e agli altri non l’ha permesso. Non sei mai più grande della tua società”. La risposta di Guardiola s’è fatta attendere un paio di giorni, ma alla fine è arrivata. In conferenza stampa, alla vigilia del match che il Manchester City giocherà contro il Fulham, Pep ha voluto rispondere con ironia: “Lui (non cita Ibrahimovic ndr) ha ragione, ha perfettamente ragione. In questo club, in questa squadra, il mio ego è al di sopra di ogni altra persona, di ogni giocatore. Non mi piace quando Erling segna tre gol e tutti i focus sono su di lui”.
Guardiola ha continuato: “Sono così geloso! Onestamente, sono così geloso. Ho detto: ‘Erling, per favore basta fare gol, altrimenti i giornali non parleranno di me, e solo di me’. Lui ha ragione, mi conosce perfettamente. Adesso può scrivere un altro libro. Il mio ego è enorme”. Da capire se Ibra vorrà controreplicare o lasciar cadere la polemica così. Haaland intanto proprio contro il Fulham rientrerà dopo aver saltato tre partite per un infortunio al piede.