Libia, schierati i caccia Mig-29: Mosca minaccia l’Italia

Da tempo i satelliti avevano individuato la presenza di mercenari russi e spostamenti di chilometri di vari armamenti

I satelliti spia americani segnalavano da tempo la presenza in Libia dei mercenari russi e degli armamenti che si sono portati sulla sponda a poche centinaia di chilometri a Sud dell’Italia. Ora tale presenza viene sbandierata dall’esercito del feldmaresciallo Khalifa Haftar che, supportato da Russia ed Egitto, controlla la metà orientale del paese africano appoggiandosi politicamente al parlamento di Tobruk, del premier Fathi Bashagha, in rotta col rivale tripolino Abdulhamid Dbeibah, sostenuto dalla Turchia.

La minaccia
Due mig 29 in posizione d’attacco (Ansa)

Per la prima volta da due anni, il Comando Generale del Libyan National Army di Haftar ha pubblicato su internet foto e anche un filmato, in cui vengono mostrati alcuni dei 14 caccia russi Mikoyan-Gurevich Mig-29 presenti sulla base aerea di Al Jufra dal maggio 2020, quando vennero segnalati dal Comando americano Africom. Portativi dai mercenari russi del Gruppo Wagner, longa manus del Cremlino, sono pilotati probabilmente da russi, i quali potrebbero aver addestrato anche piloti libici. Nelle foto si vedono ufficiali dell’LNA in visita alla base, fra cui i figli di Haftar, di nome Saddam (come il defunto dittatore iracheno!) e Khaled.

La visita, ampiamente pubblicizzata dalla Divisione informazioni del Comando generale dell’LNA, sembrava fatta apposta per ostentare l‘aviazione di Haftar, senza mostrare apparentemente militari russi, che però sarebbero ancora presenti nella base. Oltre ai Mig-29 si vedono parcheggiati altri velivoli di origine russa e sovietica, come caccia Mig-21, elicotteri Mil Mi-24 e bombardieri Sukhoi Su-24. Questi modelli antiquati erano già in possesso di Gheddafi, ma i russi li avrebbero rimessi in efficienza. C’è poi un filmato che mostra un Mig-29 sfrecciare radente sulla pista libica, per poi cabrare in una rapidissima arrampicata in candela coi turbogetti rombanti a piena potenza. E chissà che il pilota non sia un russo della Wagner! Il Mig-29 è un aereo non più modernissimo, ma ancora temibile, con una velocità massima supersonica, circa 2.450 km/h, e un’autonomia normale, con solo carburante interno, di 1.430 km, che aumenta a 2.100 km con l’aggiunta di un serbatoio ausiliario sganciabile.

A due passi dalla Sicilia

La minaccia
Un Mig 29 mentre sta preparando il volo (Ansa)

Poiché, per esempio, la Sicilia dista dalla Cirenaica 700 km, Mig-29 che decollino dalla Libia possono coprire tutto il braccio di mare fino all’Italia, spingendosi sulla Sicilia, e riuscire a ritornare alla base. Certo, sembra assurdo pensare che l’aviazione di Haftar si metta ad attaccare l’Italia o a minacciare il traffico navale nel mare antistante. Ma diffondere sui media la presenza dei caccia russi, che potrebbero essere l’avanguardia di molti altri in caso di aumento della tensione Russia-NATO nel Mediterraneo, può essere un messaggio non verbale escogitato di comune accordo da Mosca e da Haftar, e diretto sia al nostro paese, sia ai nemici tripolini.

La presenza russa in Libia, non ammessa dal Cremlino, dietro la copertura della compagnia Wagner, sarebbe compresa fra 1.500 e 2.000 uomini, ai quali s’ aggiungerebbero 3.000 miliziani siriani delle forze governative filorusse di Damasco. I russi sono stanziati, oltre che ad Al Jufra, nelle basi di Brak al Shati, Benina, Qardabiyah e Al-Khadim. E avrebbero in gestione la più temibile arma contraerea presente nella Libia Orientale, il sistema russo Pantsir, che cominciò ad arrivare nel paese fornito ufficialmente dagli Emirati Arabi Uniti, forse nell’ambito di una triangolazione concordata con Mosca.

 

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