Campania in tilt per la lombalgia di Kvaratskhelia: cosa è successo

I problemi fisici del giocatore georgiano hanno mandato in tilt un’intera regione. La lombalgia è diventata argomento principale a Napoli

Khvicha Kvaratskhelia e le sue condizioni agitano i pensieri e i sentimenti dei tifosi del Napoli, di una città e di una regione intera. Il georgiano salterà l’importante e delicata sfida del Gewiss Stadium contro l’Atalanta per una “lombalgia acuta” come riferisce il comunicato emesso dal club partenopeo. Ora è corsa contro il tempo affinché Kvara possa rientrare per il turno infrasettimanale, quando al “Maradona” arriverà l’Empoli. Tifosi in ansia, preoccupati e subito a caccia di notizie e informazioni. Cos’è questa dannata lombalgia? Si chiedono in tanti e così – secondo quanto riferiscono i Google trends – la parola “lombalgia” è stata la più ricercata in territorio campano nelle ultime 24 ore.

Vergogna allo stadio 'Maradona'
Khvicha Kvaratskhelia (Foto LaPresse)

Napoli, la lombalgia di Kvara diventa un caso in Campania

Un vero e proprio boom di ricerche, con un incremento del 100% rispetto al giorno precedente, per intenderci. Lombalgia che è un termine tecnico per un più banale mal di schiena, con dolore localizzato nella zona dei lombi, cioè le zone muscolose ai lati della colonna vertebrale. Un fastidio di cui spesso gli atleti sono vittime e che non preoccupa i medici del Napoli. Un problema che spesso ammorbava anche Maradona che aveva un sistema tutto suo e decisamente particolare per contrastare il dolore alla schiena, con la collaborazione di Emilio Acampora, storico medico sociale del Napoli, scomparso nel 2021.

Statua Diego Armando Maradona
La statua di Diego Armando Maradona realizzata da Domenico Sepe (Ansa Foto)

Quando il dolore alle zona lombari diventava insopportabile, Acampora appendeva Maradona a a una sbarra, gli bloccava i piedi e lo lasciava per diversi minuti a penzolare a testa in giù. All’epoca, su questo modo di “operare”, si scatenarono diverse illazioni, c’era anche chi sosteneva che Diego soffrisse per un’ernia del disco: “Se l’avessi non mi muoverei, al massimo ho l’ernia del compact-disc”, disse ironizzando dopo un match contro l’Inter. Quell’anno, alla fine, il Napoli vinse la Coppa Uefa e l’anno dopo il tricolore. Chissà che stavolta la storia non possa essere diversa.

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