Il dirigente nerazzurro, a margine di un evento organizzato dal Corsera, ha espresso il suo malcontento per il cammino dell’Inter fin qui
La sconfitta nel derby d’Italia è ovviamente boccone amarissimo da mandar giù in casa Inter e non solo per la rivalità che da sempre c’è con la Juventus. Ma soprattutto perché il 2-0 dell’Allianz Stadium fa scivolare i nerazzurri al settimo posto, alle spalle dei bianconeri e a -11 dal Napoli capolista. Un divario che sta diventando enorme e che probabilmente nessuno si aspettava a inizio stagione ad Appiano Gentile. La corsa scudetto appare già compromessa e il malcontento tra dirigenza e tifoseria è palpabile. I numeri del resto sono sconfortanti, l’Inter ha incassato cinque sconfitte in 13 giornate, subendo ben 19 gol, peggio hanno fatto solo Hellas Verona, Cremonese, Monza, Sampdoria e Spezia.
Il rendimento negli scontri diretti dice finora quattro partite giocate e quattro sconfitte contro Lazio, Roma, Juve e Milan. Ma a preoccupare Beppe Marotta è soprattutto il cammino esterno della squadra, con quattro sconfitte su sette gare giocate e 16 gol subiti: “Dobbiamo fare delle profonde riflessioni al nostro interno, perché a livello statistico noi abbiamo subito 19 gol di cui 16 in trasferta con quattro sconfitte. Siamo l’Inter, l’Inter non è abituata a queste sconfitte”.
L’ad interista, a margine dell’evento Sport Industry Talk organizzato dal Corriere della Sera, ha aggiunto: “Quindi al nostro interno dobbiamo fare un’analisi e un percorso approfondito per far sì che non ci sia questa alternanza di rendimento tra casa e trasferta”. Marotta, però, non vuole abbandonare le speranze di Scudetto: “E’ un campionato anomalo, lo dicono tutti. Riprende l’attività il 4 gennaio con il Napoli e ci saranno 25 giornate, significa 75 punti a disposizione. E’ chiaro che il cammino fino ad oggi fatto da noi è costellato da queste quattro sconfitte fuori casa che sono tante per l’Inter”.
