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Da “Allegriout” a “rimonta possibile”: la Juve cambia marcia con un record

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Francesco P

I tifosi bianconeri iniziano a credere nella rimonta: ecco i segreti che hanno permesso ad Allegri di rilanciare la Juve. 

Da “Allegriout” a “scudetto possibile” nel giro di 2 settimane. Effetti di una stagione condizionata dal Mondiale verrebbe da dire, in cui gli impegni ravvicinati rischiano di cambiare le prospettive di una squadra da un momento all’altro.

Massimiliano Allegri (AnsaFoto)

La Juve ci è riuscita e sono bastate quattro vittorie di fila ad un gruppo che contro l’Inter hanno ritrovato la capacità di soffrire, l’unione di una squadra che non molla e soprattutto un quinto posto in classifica a ridosso di chi strapperà il pass per la Champions. Allegri nelle difficoltà, per qualche scelta indovinata, ma anche per esigenza, ha trovato le chiavi per dare la svolta alla squadra. I giovani convincono e segnano, Kostic è entrato negli schemi del tecnico ed è incisivo, ma soprattutto è Rabiot ad aver cambiato volto alla sua esperienza in bianconero, e anche alla squadra. Dopo gli ultimi 4 successi i bianconeri hanno iniziato un nuovo torneo, e i rientri di Di Maria e Chiesa, in attesa di quello di Pogba, possono rappresentare l’iniezione di fiducia definitiva.

Allegri in cuor suo sapeva che quella squadra che nella sua testa era ben chiara e delineata, e che a causa degli infortuni non ha mai potuto schierare, sarebbe stata competitiva. Ora che i recuperi gli restituiscono le sue armi migliori, che i giovani sono cresciuti, e che Rabiot fa la differenza, le carte in regola per la rimonta non gli mancano. Se a questi dati positivi si somma la possibilità di investire a gennaio, e un record che passa sottotraccia ma è pesante, i tifosi bianconeri tornano a sperare.

Allegri ci spera, i tifosi pure: la Juve ha una missione immediata

Adrien Rabiot festeggiato dalla squadra dopo la rete all’Inter (AnsaFoto)

C’è un numero che rende l’idea di quanto la crescita della Juve sia stata importante. La squadra di Allegri in Champions ha deluso, questo è un dato di fatto certificato dalle statistiche, ma in Serie A, quella tatistiche che emerge, fa la differenza. I bianconeri sono la squadra che ha subito meno reti, soltanto 7 in 13 partite. Allegri riparte quindi dalla sua arma migliore, ha ritrovato un Bremer insuperabile contro l’Inter e una soluzione con il reparto a 3 che dà garanzie importanti.

La strada sembra quindi finalmente in discesa, ma con l’obiettivo di non guardare troppo avanti. Allegri ha chiesto ai suoi di andare alla pausa senza passi falsi. Il primo obiettivo è quindi evitare stop a Verona, cercare un successo e sperare di recuperare altri punti su chi precede i bianconeri. Poi arriverà il match con la Lazio, fra le due difese che incassano meno reti in Serie A. Sarà questo il vero banco di prova per Allegri. Con sei punti la Juventus sarebbe definitivamente guarita, e potrebbe dare l’assalto al primato del Napoli. Un compito difficile per via della qualità e della marcia inarrestabile di Spalletti. Passare dal chiedere l’esonero di Allegri alla speranza di una rimonta però è già un grande passo, e i bianconeri vogliono continuare a credere nel sogno, o meglio, in quella lezione di Allegri nella stagione 2015-2016, che ora ritorna prepotentemente di moda.

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