Qual è la città più “green d’Italia”? La classifica vi spiazzerà

Qual è la città più green d’Italia? Questo e molto altro ancora in merito alla classifica stilata da ‘Legambiente’ e riportata dal ‘Sole 24Ore’

A stilare la classifica ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Sole 24 Ore‘. Non è un mistero che il 2021 sia stato un anno difficile per quanto riguarda l’ambiente. Sono state considerate 105 città italiane. Sono stati considerati 18 indicatori. Tra questi troviamo aria, acque, rifiuti, mobilità, energia ed ambiente urbano. Quella che spicca maggiormente ad essere stata considerata la più “green d’Italia” è senza dubbio Bolzano (nel 2020 era sesta).

Qual è la città più green d'iTalia?
Qual è la città più “green d’Italia”? (Ansa Foto)

Successivamente troviamo Trento, Bellino, Reggio Emilia e Cosenza. Ovviamente ci sono anche quelle che non eccellono affatto. Anzi, quelle peggiori” sono: Alessandria (103ma), Palermo (104ma) e in ultima posizione troviamo Catania (105ma). Balzo in avanti anche per Venezia (13ma) e Torino (65ma). Passi indietro per Genova (53ma), Firenze (43ma) e Milano (che perde otto posizioni e si piazza al 38mo posto).

Niente da fare, invece, per Roma che non ha fatto nulla sul questionario lanciato da Legambiente e si trova al posto 88. Proprio questi ultimi hanno voluto fare una tiratina d’orecchie ai Comuni che non hanno fatto molto per migliorare le proprie performance ambientali. In poche parole c’è più smog. Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti: passi in avanti per la raccolta differenziata (media 60%).

Bolzano modello sa seguire: è la città più green d’Italia

Qual è la città più green d'iTalia?
Qual è la città più “green d’Italia”? (Ansa Foto)

Ottime notizie arrivano per la ciclabilità e la diffusione dei pannelli solari. Perdite idriche: il 30% dell’acqua viene dispersa, quella media rimane sempre al 36%. Solo sei sono le città che possono contenere le perdite entro il 15%: Livorno, Macerata, Mantova, Milano, Pavia e Pordenone.

Insomma, Bolzano è un modello sa seguire. E’ prima in tutto. I dati non mentono affatto. Con il 66% si conferma per la questione della raccolta differenziata dei rifiuti. Migliora il traporto pubblico, disperde meno di un terzo dell’acqua immessa in rete, cresce nelle infrastrutture e molto altro ancora.

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