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Ecco come diventeremo tra mille anni: e sarà solo colpa nostra

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Paolo Colantoni

Uno sconvolgente studio realizzato da un pool di scienziati, regala un’immagine devastante del futuro

La scienza ci aiuta quotidianamente, regalando al presente e al futuro uno scenario inaspettato. Attraverso gli apparecchi tecnologici di ultima generazione facciamo ormai tutto: ci teniamo aggiornati leggendo in tempo reale le ultime notizie, chattiamo con i nostri parenti e amici, riusciamo ad instaurare rapporti anche con le persone che vivono lontane da noi e sfruttiamo internet per ogni nostra esigenza.

Ecco come sarà l’uomo del 3000 –

Nel corso della giornata usiamo costantemente le apparecchiature elettroniche: per lavoro o per diletto passiamo ore davanti ai pc, mentre il telefono, come sottolineato anche dagli esperti di telecomunicazione, è ormai diventato a tutti gli effetti una sorta di prolunga del nostro braccio. Ma l’utilizzo prolungato di telefoni, tablet e pc, rischia di non portare solo effetti positivi.

Secondo uno studio effettuato dall’azienda Maple Holistics, l’uomo del 3000 subirà trasformazioni incredibili, frutto delle interminabili ore che passiamo davanti al telefono o al pc. A trasformarsi sarà il nostro aspetto fisico e (probabilmente) anche il nostro cervello. Gli studiosi hanno realizzato un modello di uomo, anzi di donna, del futuro, che hanno chiamato Mendy. L’esemplare (che rappresenta un modello di come diventerà l’uomo nel 3000) è sconvolgente. A causa delle recenti abitudini, il nostro fisico si trasformerà: avremo la schiena incurvata in avanti (che ci farà diventare gobbi), la nostra testa diventerà più grande e il nostro cervello si ridurrà. E anche collo e mani subiranno trasformazioni clamorose.

Gobbo e con due palpebre: ecco l’uomo del 3000

Ecco come diventeremo nel 3000: gobbi, con dita ad uncino e con due palpebre

Mendy appare con la colonna vertebrale che si protrae nettamente in avanti, frutto della postura che abbiamo nello stare davanti a pc e smartphone. A causa poi dell’utilizzo prolungato di telefoni e pc le dita diventeranno sempre più simili ad artigli. La testa, a causa delle onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi, risulterà più grande, mentre il cervello (che sarà protetto da uno scheletro del cranio più spesso e meno proporzionato) ridurrà le sue dimensioni. Il collo si irrobustirà e potenzierà i suoi muscoli: stando infatti con il collo chinato in avanti per guardare il telefonino, i nostri muscoli reagiranno di conseguenza e diventeranno più potenti. Un’altra sconvolgente variazione riguarderà gli occhi: svilupperemo infatti una seconda palpebra trasparente per limitare i danni delle luci dei device, oppure una lente dell’occhio capace di bloccare la luce blu.

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Paolo Colantoni