Il condirettore di ‘Libero’ Pietro Senaldi in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Le critiche dalla Francia? Non mi preoccupano”.
In Italia ormai da diversi giorni si è ritornati a parlare di migranti e nelle scorse ore la politica adottata da Giorgia Meloni su questo tema è stata duramente attaccate anche dalla Francia. “Io non mi preoccuperei tanto delle grida che arrivano da Parigi – ha detto ai nostri microfoni Pietro Senaldi – la loro posizione sui migranti è nota. Diciamo che le critiche sono un chiaro messaggio a Macron di non trovare un accordo con l’Italia sullo sbarco dei migranti“.
“Sul tema migranti il punto è molto semplice – ha aggiunto il condirettore di Libero – quando uno prende il mare arriva certamente in Italia e quindi allora è chiaro che si fa melina, si fa capire l’aria è cambiata“.
“Il problema però resta – ha continuato Senaldi – ed è questa vera e propria tratta internazionale per queste persone. Per esempio dal Bangladesh pagano 6 o 7mila euro per un aereo che li porti in Egitto. Lì prendono l’autobus per la Libia e da quel momento inizia il loro calvario. Diciamo che è un viaggio organizzato, ma non una gita di piacere“.
In queste ultime ore l’Italia è stata accusata di disumanità, ma Senaldi non è assolutamente d’accordo: “Non possiamo comportarci come se ad affondare è un traghetto per Tunisi quando magari salviamo le persone e le portiamo indietro. Qui esiste un traffico di essere umani che va interrotto e combattuto a livello internazionale. Come va combattuta la disumanità degli scafisti e delle stesse ONG“.
E sulla soluzione definitiva a questo problema il condirettore non ha dubbi: “Io non credo che abbia speranze la politica della redistribuzione. Prima di tutto perché non interrompe il traffico criminale e poi difficilmente si troverà un accordo a livello europeo. Il problema va risolto in Africa come era stato fatto da Gheddafi prima che la sinistra mondiale destabilizzasse il suo regime“.