I responsabili della Ocean Viking: “In Italia trattamento disumano. Stiamo raggiungendo la Francia, ma nessuna certezza di poter sbarcare”
L’Italia, dopo trattative, polemiche e controlli, ha dato l’ok per lo sbarco dei migranti che per giorni sono rimasti sulle navi delle Ong. I profughi di Geo Barents e Humanity 1 sono stati dichiarati vulnerabili e fatti scendere in Sicilia. L’unica nave ancora in mare è la Ocean Viking. 2
Francesco Creazzo, che si occupa della comunicazione della Sos Meditarrenee, ricorda la disavventura nel porto siciliano e spiega gli ultimi sviluppi legati alla Ocean Viking, che dopo il rifiuto di approdare in Italia, si sta recando verso la Francia. “Quello che abbiamo vissuto in Italia, è stata una procedura irregolare, disumana e illegale. Fare differenza tra le sofferenze, scegliendo chi è più fragile e chi no è deplorevole. Sono tutte persone fragili, che sono sopravvissute all’inferno libico, al viaggio e alla permanenza in una nave di soccorso. Sono tutte e dico tutte persone vulnerabili. Chiedere ai capitani l’ordine di tornare in mare con persone ancora a bordo viola l’obbligo di portare i naufraghi in un porto sicuro. Si tratta di una procedura assolutamente illegale”.
L’Ocean Viking sta raggiungendo le coste francesi. “Abbiamo passato quindici giorni a chiedere di entrare in Italia, ma ci è stato implicitamente impedito. Dico implicitamente perchè a bordo la famosa direttiva Piantedosi non è mai arrivata. Visto l’evidente rifiuto dell’Italia ad aderire alle norme del diritto internazionale ci siamo rivolti alla Francia. Abbiamo fatto fin’ora diverse richieste di porto sicuro, ma fino ad’ ora da parte della Francia non è arrivata risposta”.
Nessuna conferma ufficiale dunque su un possibile sbarco in terre francesi. “A parte le dichiarazioni arrivate a mezzo stampa – continua Creazzo a Notizie.com – non mi risultano conferme ufficiali. Il comando della nave non ha ricevuto ordini o istruzioni. Quindi ci avviciniamo alle coste francesi, ma per ora senza la certezza di poter sbarcare”.