Funerali Miriam Ciobanu, madre caccia fidanzato dalla chiesa

Durante i funerali di Miriam Ciobanu, la madre di quest’ultima ha cacciato il fidanzato dalla chiesa. Svelato il motivo del gesto

La madre di Miriam caccia il fidanzato dalla chiesa durante il funerale
Funerali Miriam Ciobanu (Ansa Foto)

Dolore e rabbia a Pieve del Grappa per la morte di Miriam Ciobanu. La ragazza di 22 anni che, nella notte di Halloween, è stata investita ed uccisa da un auto. Il conducente alla guida, successivamente, si era scoperto fosse ubriaco. Miriam si trovava a casa del suo fidanzato, Tommaso Dal Bello. I due hanno una discussione, lei decide di ritornare a casa a piedi. Il fratello (con le stampelle) di lui prova a convincerla, ma non c’è stato verso. Si sarebbe offerto anche di accompagnarla a casa in auto.

Di lei si perdono le tracce fino a quando non accade la tragedia che sconvolge una intera città. Ma soprattutto la famiglia di lei che non si dà pace. Nel giorno del dolore, quello del funerale, la madre Adriana nota una presenza indesiderata in chiesa. Si tratta del fidanzato che è stato letteralmente cacciato dalla donna. Quest’ultima ha spiegato il motivo del suo gesto in una intervista rilasciata ai microfoni di ‘La Vita in Diretta’. Queste sono state le sue parole alla Rai: “Era una presenza non gradita. Ha mancato di rispetto a noi ed alla sua amica”.

Morte Miriam Ciobanu, la madre contro il fidanzato

Incidente Miriam Ciobanu, le parole della madre
Incidente Miriam Ciobanu (Ansa Foto)

Quando lo ha visto in chiesa non ci ha visto più e lo ha cacciato dalla stessa a voce alta. Dinanzi a parenti ed amici che piangevano guardando la bara con dentro la ragazza. “Non era gradito perché quella sera avrebbe potuto chiamarci. Ne avevamo già parlato, anche con il papà di Miriam, per cui da parte sua non c’era alcun timore“.

La ragazza, poco prima di essere stata investita, aveva provato a chiamare al cellulare del padre. Erano le 3 di notte. Probabilmente per essere venuta a prendere. Purtroppo l’uomo non ha sentito il telefono perché dormiva. Nel dolore la donna riesce a trovare anche la forza di rivolgere un appello ai ragazzi: “Siate responsabili, non solo verso voi stessi, ma verso il prossimo“.

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