Il sindaco di Firenze lancia un messaggio chiaro: “O le cose cambiano o rischiamo una scissione”.
La sconfitta nelle elezioni, il continuo botta e risposta con gli alleati (veri o presunti) e le incomprensioni interne sempre più evidenti. Quale futuro si prospetta per il Partito Democratico? In attesa del congresso dal quale spunterà il nome del prossimo segretario, i democratici si interrogano sul modo in cui poter ripartire. Il sindaco di Firenze Dario Nardella prova ad allontanare lo spettro di una scissione e lancia una proposta su un possibile alleato.
“Se noi non troviamo una base comune di valori tra posizioni diverse che in questi anni si sono manifestate nel nostro partito, noi possiamo anche rischiare una scissione”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, parlando del Pd presso l’Associazione della Stampa Estera a Roma in una conferenza stampa per presentare il suo nuovo libro ‘La città universale’. “Per evitare una scissione – ha proseguito – dobbiamo costruire un perimetro di valori ed ideali nei quali ci riconosciamo tutti, è questo lo sforzo che secondo me va fatto ora”.
“Io non attribuisco ai vari nomi che sono emersi o che stanno emergendo questa responsabilità – aggiunge Nardella -, è un problema di impostazione culturale che ci diamo noi come collettività politica, come comunità politica. In troppe occasioni mi è capitato di parlare con compagni e amici di partito che dicono ‘se vince Tizio io me ne vado, se vince Caio io me ne vado’. Ma secondo voi si può fare un congresso così?”. Per Nardella, quindi, “in assenza di un sistema di valori condivisi, e di una riflessione vera identità plurale, rischiamo di dividerci due, rischiamo una scissione peraltro alimentata dalle pressioni esterne, diciamo le cose Come Stanno. Come la questione delle alleanze: non si fa un congresso decidendo con chi ti allei, così consenti agli altri di medie di condizionare le tue scelte”.
Sul futuro Nardella lancia un’ipotesi, puntando su un alleato a sorpresa: “A Firenze e in Toscana abbiamo una buona esperienza di governo col Terzo Polo, e penso che sia interesse di tutti fare in modo che questa esperienza di governo possa continuare, nell’interesse dei nostri cittadini e delle nostre comunità. Il rapporto con gli alleati – ha aggiunto – è tanto più chiaro quanto più noi scegliamo la nostra strada e ci rafforziamo nella nostra autonomia”.