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Sport

Superlega, Perez rilancia il progetto: le parole scuotono il calcio

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Daniele Rocca

Il presidente del Real Madrid ha voluto rilanciare il progetto legato alla Superlega di cui è sempre stato il principale fautore

Il progetto Superlega è ancora vivo, sta solo cambiando forma, ma andrà avanti e sarà riproposto. Il messaggio arriva da Florentino Perez. Il presidente del Real Madrid, principale fautore del progetto, non molla e in una lunga intervista, rilasciata ai microfoni di TuttoSport, ha voluto spiegare i motivi per i quali la Superlega deve trovare sbocco al più presto: “Negli ultimi vent’anni è arrivata una nuova generazione e il mondo è cambiato, tutto è cambiato nelle nostre vite, il calcio quindi non può non adeguarsi”.

Florentino Perez (Foto LaPresse)

Superlega, Perez non molla: “Dobbiamo dare ai giovani ciò che vogliono”

Adeguarsi al cambiamento, a una popolazione – quella dei teenagers – che s’annoia troppo presto, ai quali va sottoposto un prodotto appetibile, fatto di grandi partite sempre: “Non possiamo consentire che i giovani amino sempre di meno il calcio perché le partite che offriamo sono meno attraenti e coinvolgenti. Non possiamo permetterlo, dobbiamo riflettere tutti insieme e dare ai giovani, che rappresentano il futuro, anche del calcio, quello che loro si aspettano da noi. Stiamo lavorando a questo e lotterò con tutta la mia forza perché il calcio non perda la sua posizione di privilegio e perché continui a essere il re degli sport in tutti i continenti”.

Il presidente dell’Uefa Ceferin (Ansa)

Per Florentino Perez è fondamentale che il calcio non perda la sua posizione di privilegio rispetto agli altri sport, a sport che – secondo il patron del Real Madrid – sarebbero più e meglio organizzati: “Il calcio è l’unico sport veramente universale e globale, non possiamo permettere che altri sport che sono più organizzati e orientati al cambiamento e alla modernità possano sfruttare questo per togliere al calcio questa situazione di privilegio. Sto lavorando, come i miei predecessori e quelli ancora prima, per adeguarmi ai tempi che vivo”. Lo scontro con l’Uefa non si è mai fermato e andrà avanti, facendo riferimento anche alla giustizia ordinaria.

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Daniele Rocca