Emanuele Filiberto è protagonista di una scelta inaspettata. In linea con il passato e che guarda al futuro
Emanuele Filiberto e il Savoia. Un unione scritta nella storia e che si sublima nel futuro. Una vicenda in cui si mischiano riferimenti del passato, romanticismo, attività imprenditoriali e voglia di regalare ai ragazzi un futuro più roseo. Il principe Emanuele ha presentato un progetto destinato a riportarlo agli onori della cronaca, in un settore nel quale non si era mai messo in discussione.
Emanuele Filiberto entra nel calcio e lo fa acquistando una società che per lui rappresenta un importante valore storico e familiare: il Savoia. “Io ho un sogno per il Savoia Calcio: portarla tra tre o quattro anni in serie C e poi in B. E sono oggi qui per dirvi che tutti insieme, città e tifosi, ci riprendiamo il Savoia Calcio e faremo crescere questa grande squadra”. Lo ha detto il principe Emanuele Filiberto di Savoia a Torre Annunziata (Napoli) nel presentare il progetto Casa Reale Holding Spa, società per azioni che sarà quotata alla Borsa di Vienna e che avrà ampio respiro nell’imprenditoria, nello sport e nel sociale. L’obiettivo è rilevare il Savoia Calcio, squadra fondata nel 1908 ed attualmente nella Serie Eccellenza, insieme ad una cordata di imprenditori. “Abbiamo un obiettivo: farla salire nelle vette e farla crescere dove era prima e dove merita di essere. Questo voglio farlo e ce la metteremo davvero tutta”. Emanuele Filiberto è stato accolto da tifosi e numerosi cittadini con i quali ha scattato selfie.
“Un futuro per i giovani”
Dietro l’aspetto imprenditoriale si nasconde anche un nobile obiettivo. “Un altro punto molto importante è creare un’accademia sportiva, prendere i giovani che sono il nostro futuro e toglierli dalla strada, mostrare loro cosa è la nobiltà dello sport e del lavoro. La nobiltà di sudare facendo sforzo“. Il progetto ha respiro sociale e punta a recuperare i giovani di aree disagiate cittadine e del Sud in generale. “Contiamo molto sui giovani e abbiamo l’idea di creare una accademia dello sport giovanile e mettere intorno a noi tanti giovani del Sud Italia, farne un vero vivaio e prendersi cura di loro con borse di studio”.