Inter, la Curva Nord dedica cori all’ex capo ultrà Vittorio Boiocchi, ucciso pochi giorni fa sotto la sua abitazione: il resto di San Siro non apprezza. Il gesto dei tifosi è inevitabile
L’Inter chiude la pratica Bologna con un punteggio tennistico. 6-1 in favore degli uomini di Inzaghi che hanno la meglio sul team di Thiago Motta. Il risultato, però, passa in secondo piano. La Curva Nord è ritornata a riempire gli spalti dopo i vergognosi episodi che si sono verificati nel match contro la Sampdoria. Ricordiamo che sabato 29 ottobre venne ucciso l’ex capo ultrà e pluripregiudicato, Vittorio Boiocchi. Quest’ultimo è stato assassinato con due colpi di arma da fuoco letali. E’ accaduto poco prima del fischio di inizio del match.
Una vera e propria esecuzione sotto la sua abitazione da parte di ignoti che si sono dati alla fuga. Dopo che la notizia si era sparsa anche allo stadio gli ultrà hanno letteralmente cacciato tutti dalle loro postazioni. Motivo? In segno di “rispetto” verso la persona uccisa. Tanto è vero che hanno dovuto utilizzare anche la forza. Con gente che ha pagato regolarmente il biglietto. Nella serata di ieri hanno iniziato a cantare e dedicare cori a favore di Boiocchi, ma il resto di San Siro non è stato zitto.
La Curva Nord ricorda il loro ex capo ultrà assassinato, ma il resto di San Siro non dimentica affatto ciò che è successo giorni fa. Un episodio che ha macchiato ulteriormente il tifo buono nerazzurro che ha risposto a dovere. Assordanti i fischi ogni volta che si faceva il nome di Boiocchi.
“Uno di noi, Vittorio uno di noi” si sentiva da quel settore: il resto dell’impianto sportivo ha coperto le loro parole con i fischi. In molti se ne sono accorti da casa ed hanno approvato questa decisione sui social network.