L’ex attaccante della Lazio, Vedat Muriqi, si scaglia contro Simone Inzaghi. Il manager piacentino, che lo ha allenato nel suo periodo in biancoceleste, non lo teneva affatto in considerazione
In Italia è stata una vera e propria meteora. Troppo poche le occasioni che ha avuto per mettersi in mostra. Quando è stato chiamato in causa non ha risposto del tutto “presente”. Adesso, però, in Spagna è completamente rinato. Anzi, ha deciso di prendere in mano il Maiorca e di segnare raffiche di gol. Sembra essere diventato completamente un altro calciatore Vedat Muriqi. Dopo l’addio alla Lazio il kosovaro è diventato il nuovo idolo dei supporters spagnoli.
I numeri di questa stagione parlano forte e chiaro. In dodici presenze totali in campionato è andato a segno in otto occasioni. Togliendosi lo sfizio di fornire anche un assist per un suo compagno di squadra. Cifre che, nel nostro Paese, non ha mai raggiunto. Un po’ chiuso perché nei biancocelesti gioca un certo Ciro Immobile, dall’altro perché il suo impatto con il calcio italiano non è stato dei migliori. Probabilmente anche per “colpa” di Simone Inzaghi. Ed è proprio con il manager dell’Inter che l’attaccante si scaglia decidendo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Queste sono alcune delle sue parole che il numero 7 ha lasciato al quotidiano ‘Relevo‘: “In Turchia segnavo ed ero amato da tutti i tifosi. La chiamata della Lazio ha stravolto tutti i miei piani. Non ero convinto di andare in Italia. Ho avuto la possibilità di giocare per uno dei club più forti d’Italia, ma le cose non sono andate bene. Subito mi sono infortunato.
Ho fatto fatica a rimettermi in forma. Sono ritornato ed ho segnato due gol. Pensavo di trovare spazio, ma non piacevo all’allenatore. Mi mandava in campo solo quando stavo male. Quando ero in forma non giocavo neanche un minuto. Ho pensato anche di smettere. Grazie a mia moglie e al Mallorca sono rinato. A volte mi sentivo una m***a, non sentivo la stima del mister e dei tifosi. Al Mallorca, invece, no“.