Nel giorno in cui la Lazio affronta il Monza, per tentare l’aggancio al secondo posto in classifica, il patron ha un nuovo ruolo in Senato
Questa sera la sua Lazio affronterà il Monza per la quattordicesima giornata di campionato. Con una vittoria i biancocelesti raggiungerebbero il Milan (fermato dalla Cremoinese) al secondo posto in classifica, scavalcando l’Atalanta, battuta ieri dal Lecce. Ma Claudio Lotito, il patron dei biancocelesti, guarda oltre. Da una parte l’impegno sportivo, dall’altra quello politico.
Lotito è stato eletto al Senato tra le fila di Forza Italia nell’ultima tornata elettorale ed è alla sua prima legislatura. Da oggi ricoprirà un ruolo istituzionale, che gli permetterà di mettere in campo la sua esperienza in ambito economico. Da quando è diventato presidente della Lazio è stato protagonista di una grande campagna di risanamento del club, dimostrandosi molto abile dal punto di visto economico e amministrativo. “Ho preso la società al funerale, l’ho portata prima in coma e poi a risolvere tutti i problemi economici”, ama ricordare ai suoi interlocutori.
Una capacità che ora potrà mettere in campo in ambito politico. Proprio nella settimana in cui la sua Lazio festeggia la vittoria nel derby e alla vigilia della gara contro il Monza, il senatore Lotito è stato nominato (insieme ad Antonio Misani del Partito Democratico) vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato. Il suo nome è stato inserito insieme a quello di altri esponenti delle forze politiche della maggioranza e delle opposizioni.
Sono tre infatti i vicepresidenti del Pd eletti nelle commissioni permanenti di Palazzo Madama: Dario Parrini in commissione Affari costituzionali, Antonio Misiani in commissione Bilancio, Lorenzo Basso in commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazione e innovazione tecnologica. Nella maggioranza invece Stefania Craxi (Forza Italia) è stata riconfermata presidente della commissione Esteri del Senato. E’ stata eletta con 15 voti favorevoli su 22. Nel maggio scorso, nella precedente legislatura, Craxi era subentrata a Vito Petrocelli, all’epoca esponente del M5s, dopo un lungo braccio di ferro del Movimento contro il presidente della commissione accusato di filo-putinismo.