Per anni ha molestato baby calciatori: per lui si sono aperte le porte del carcere. Nei guai un allenatore
Gravissime accuse nei confronti di un allenatore di calcio. Si tratta di un 61enne: per lui si sono aperte le porte del carcere di Trento. Si parla di abusi sessuali nei confronti di quattro calciatori minorenni. A renderlo noto il pubblico ministero Maria Federica Ormanni. Le torture sono durate quattro anni: dal 2016 fino ad arrivare al 2020. Due fratelli sarebbero stati molestati dall’uomo. L’uomo avrebbe mostrato loro dei video pornografici obbligandoli a masturbarsi davanti a lui. A riportare la notizia il ‘Corriere del Veneto‘.
La sua tattica era quella di conquistare la fiducia nei suoi confronti. In che modo? Aiutandoli con i compiti di scuola oppure regalare loro dei capi firmati. Nonostante le denunce e le indagini nei suoi confronti, il mister avrebbe continuato a molestare sessualmente i due fratellini. Dopo che la loro madre era venuta a conoscenza di questi episodi ha bloccato il numero. In modo tale da interrompere i contatti. Non è finita qui visto che il 61enne sarebbe comunque arrivato a loro in altri modi. Presentandosi fuori l’uscita di scuola oppure chiamare sul telefono di un loro compagno di classe.
E’ stato denunciato per stalking (episodi che sono durati dal dicembre del 2020 fino al 13 maggio 2021). L’udienza preliminare si è svolta nella mattinata di ieri dinanzi al giudice Luciano Gorra. La madre delle vittime si è costituita parte civile. Insieme a lei l’avvocato Paolo Tacchi Venturi. I legali del colpevole, Alessandro Avanzi e Giuliasofia Aldegheri, hanno depositato richiesta di abbreviato condizionato a un esame. Lo stesso che accerti le condizioni psichiche del loro assistito.
Niente da fare per la Procura di Verona che ha respinto questa richiesta. Stesso pensiero per il giudice Gorra: per quest’ultimo non ci sono elementi che possano far sospettare l’esistenza di infermità mentali da parte dell’imputato. Si andrà avanti con il rito abbreviato. Poco prima delle fine del mese di luglio il Tribunale Federale Territoriale, organo della Figc del Veneto, ha inibito l’indagato per cinque anni. Non potrà avere alcun ruolo sportivo.