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Cronaca

Abusi sessuali al casting per modelle, nella trappola anche cinque minorenni

Published by
Daniele Magliocchetti

“Attratte dalla pubblicità sui social”. Il 61enne titolare dell’agenzia è accusato di violenza sessuale, rischia 8 anni di reclusione

Il sogno che si tramuta in un incubo. Pagavano nella speranza di un futuro da modella. Soldi che finivano nelle tasche di un uomo di 61 anni, sedicente titolare di un’agenzia per lanciare giovani promesse nel mondo della moda e dello spettacolo, che però, sarebbero state costrette a subire abusi e molestie per non vedere il loro sogno andare in pezzi. Una storia vecchia, ma purtroppo sempre attuale, con giovani ragazze che cercando di trovare una via per lo spettacolo e la moda, ma ci sono persone senza scrupoli pronti ad approfittarne.

La polizia monitora situazioni e storie legate agli abusi sessuali (Ansa)

Tra le vittime ci sarebbero anche minorenni. A scoprire i presunti reati, i sanitari dell’ospedale di Rovigo, dove nel 2018 si è rivolta una delle giovani dell’agenzia, che avrebbe raccontato degli abusi e fatto scattare le indagini della procura di Bergamo, scrive il quotidiano Il Giorno.

Un’agenzia di modelle da anni nell’occhio del mirino

Modelle professioniste che sono riuscite ad emergere (Ansa)

L‘agenzia Publistar, allora, finisce nel mirino degli inquirenti, che la fanno chiudere, mentre il titolare 61enne è rinviato a giudizio per violenza sessuale, ma continua a sostenere che «non è vero niente» e che si tratta «solo di una vendetta nei miei confronti». Le ragazze, però, tra cui cinque minorenni, confermano gli abusi e raccontano di essere state attratte dalle pubblicità sui social.

Quattro anni fa, l’agenzia ha organizzato una tre giorni di full immersion, durante i quali una 15enne avrebbe subito abusi sessuali da parte dell’uomo, che le ha fatto bere diversi bicchieri di vino, per confonderla. In un altro caso una giovane, presentatasi per le pulizie dei locali, viene incoraggiata dal 61enne a fare delle foto, ed in quell’occasione l’uomo ne avrebbe approfittato. Il pm della procura di Bergamo nei confronti dell’imputato ha chiesto 8 anni di reclusione

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Daniele Magliocchetti