Migranti, monito Ue su Italia e Francia: “Basta!”

Migranti, interviene direttamente l’Unione Europea sulla vicenda che vede protagonisti Italia e Francia: tra i due Paesi continua a salire la tensione

Tensioni tra Italia e Francia su situazione migranti
Alcuni migranti respinti dalla Francia (Ansa Foto)

Tra Italia e Francia la tensione aumenta per quanto riguarda la questione dei migranti. A cercare da fare da paciere e allo stesso tempo alzare la voce ci ha pensato direttamente il vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas (responsabile dei migranti). Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Politco.Eu‘ dove ha parlato di questa situazione che sta letteralmente sfuggendo di mano. Queste sono state alcune delle sue parole: “Non possiamo permettere che due stati membri si scontrino in pubblico e creino un’altra mega crisi sui migranti“.

Nel frattempo la commissione Ue ha chiesto la convocazione di un vertice straordinario dei ministri degli Interni per parlare appunto di questa crisi. Questa riunione straordinaria si dovrebbe verificare nel mese di dicembre. A convocarla la Repubblica Ceca, Paese che detiene proprio la presidenza di turno europea. Si parlerà, appunto, dello scontro sui migranti tra Roma e Parigi. Si cercherà di portare avanti un piano di azione con iniziative concrete per l’intera rotta.

Migranti, tensioni tra Italia e Francia: Schinas vuole chiarezza

Migranti arrivati in Europa
Migranti (Ansa Foto)

Schinas ci ha tenuto a ribadire che la Commissione non ha alcun tipo di competenza sulle acque internazionali. Anche se sta pensando a come agire in merito. “Ci si occuperà anche dell’aspetto delle “partenze” dalla costa nordafricana“.  Per il vicepresidente bisogna fare molto di più sull’aiuto alla cooperazione con i paesi di origine e di transito dei migranti.

In conclusione non è mancata la tiratina di orecchie all’Italia per quanto riguarda la ‘Migration Pact’ proposto appunto dalla commissione: “Alcuni stati che vogliono il nostro intervento nella crisi attuale sono quelli che bloccano i progressi sul patto. Le due cose non si possono avere“.

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