Sapete come mai il colesterolo tende ad aumentare nel periodo delle menopausa? Le cause potrebbero essere davvero molteplici.
E’ possibile che con l’arrivo della menopausa, nel corpo della donna, possa cambiare più di un fattore e come se non bastassero le vampate di calore, i chili di troppo o gli sbagli di umore, di mezzo ci si mette anche il colesterolo.
Un recente studio presente sull’ European Journal of Preventive Cardiology ha infatti confermato che con la menopausa può arrivare anche un esponenziale aumento del colesterolo proprio a causa del normale processo di invecchiamento. La menopausa si pensa che possa anche predisporre all’arrivo di malattie cardiache che nelle donne si sviluppano con dieci di distacco dagli uomini.
Ma non è tutto, l’effetto degli estrogeni sul colesterolo, nella donna, può essere visibile anche prima della menopausa visto che i suoi livelli aumentano e diminuiscono con i cambiamenti dei livelli di di estrogeni durante ogni ciclo mestruale.
Colesterolo in menopausa: quando bisogna preoccuparsi?
Come accennato prima i livelli di colesterolo nelle donne in menopausa aumenta esponenzialmente, un dato accertato anche dal progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità che ha appunto sottolineato come il 70% delle donne in menopausa ha valori di colesterolo patologici. Da prendere ancora in considerazione è anche il fatto che una volta finito di produrre ormoni femminili, i livelli di colesterolo cattivi e i trigliceridi aumentano, mentre il colesterolo buono sembra avere una netta diminuzione.
Ma quando bisogna davvero preoccuparsi, ad approfondire questo argomento è stato Furio Colivicchi, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Medici cardiologi ospedalieri, che ha ammesso: “Purtroppo anche una dieta restrittiva senza carni rosse o insaccati, ma prevalentemente vegetale, al massimo produce una riduzione del colesterolo di appena il 10%. Ma se si abbina un esercizio fisico di 300 minuti di attività fisica a settimana la riduzione arriva a un terzo”. Quindi in conclusione, il valore da prendere in riferimento esiste: fino a quando il colesterolo cattivo è sotto 100 non si corre nessun tipo di rischio, ma appena sale a 130-140 mg/dl è il caso subito di fare qualcosa di immediato, come ad esempio: eliminare dalla dieta gli alimenti considerati responsabili di un aumento del grasso nel sangue.