Dopo il ko con l’Inter a Bergamo subito in rimonta, l’allenatore della Dea si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in conferenza stampa. A suo giudizio sono queste le condizioni ideali per lavorare
Non è decisamente un buon momento per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che dopo il ko interno per 3-2 con l’Inter arriva così alla terza sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque partite. E i nervi cominciano a essere tesi, come confermato dal duro sfogo del tecnico dei nerazzurri nella conferenza stampa post-partita.
A suo giudizio arrivano infatti troppe critiche per le sue sostituzioni, che a quanto pare non sono state gradite nemmeno dai giocatori: “Siamo in una situazione di limbo, perché sul mercato si fa quel che si può. Ma se l’investimento è Rasmus, allora deve giocare. Scalvini e Okoli per me devono giocare. Altrimenti non si fa l’Atalanta. Se compri Lookman, deve giocare. Se Soppy arriva, gli dai spazio. Quando stavo per saltare per aria nel 2016 ho messo i giovani dentro, quelli che sono stati messi da parte non avevano una storia di passato con me. Questa roba qui si decide prima, sennò ogni settimana è un casino“.
Gasperini ha poi proseguito, andando diretto al punto: “Io sono a disposizione della società e degli obiettivi, ma in questa situazione non ci voglio stare, non posso tutte le volte che sostituisco un giocatore sentire che litigo con lui. Perchè l’Atalanta va incontro a queste situazioni? Non ne ha bisogno. Deve ricostruire una squadra, valorizzare i giovani e avere il coraggio di fare delle scelte. Mi va bene anche salvarmi all’ultiima giornata per dare una valorizzazione. L’unica cosa che ci ha salvato è che siamo partiti forte“.