Roma, al centro delle polemiche nuovamente i dipendenti dell’Ama. I cittadini rimangono senza parole: così come il Comune
Già nei giorni scorsi si stava parlando dei cosiddetti “furbetti del gasolio“. A quanto pare adesso la situazione si sta allargando sempre di più. I protagonisti sono sempre loro: i dipendenti di Ama. Una situazione che sta letteralmente sfuggendo di mano. A quanto pare loro continuano a rubare (perché di questo si tratta) il carburante. E lo dicono senza problemi. Anzi, a quanto pare nessuno controlla nella rimessa di Rocca Cencia.
Facevano il tutto con una tranquillità disarmante. Le dichiarazioni arrivano direttamente da uno di loro che è stato accusato appunto del furto. Il tutto è avvenuto durante un interrogatorio in presenza del pm Carlo Villani che sta portando avanti la vicenda. Il numero degli indagati è salito a 24. A riportarlo il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Ad incastrare molti di loro intercettazioni telefoniche. Non solo: spunta anche il racconto da parte di una “pentita”.
Roma, dipendenti Ama nel caos: sono loro i furbetti del gasolio
Venerdì 11 novembre si sono conclusi gli interrogatori dei dipendenti di Ama. Per questi ultimi sono scattati gli arresti domiciliari. Le accuse nei loro confronti sono gravissime: si parla di associazione a delinquere finalizzata al peculato. Tutti quanti loro hanno confermato quanto fatto al ministero. Tutti, tranne uno: lo stesso che nega di aver preso parte a questo giro illegale. Si tratta di D.C., ovvero il titolare di un’attività di tiro a volo ospitata dal centro sportivo.
Le accuse nei suoi confronti? Avrebbe aperto le porte ai suoi colleghi, in modo tale che facessero tutto quello che serviva per mettere a segno il colpo. Lui continua a negare dicendo: “Li avevo chiamati per svuotare i cassonetti dell’attività. Non aprivo il cancello, era condominiale”. E sul gasolio? “Avevo il mio, solo due volte mi è stato regalato un gusto blu“. Nel frattempo la vicenda va avanti, così come gli interrogatori.