Il Napoli domina la serie A tra voti altissimi: Inter e Juve a due facce. Lazio e Roma, giudizi alterni. Ecco i voti alla serie A
In estate avevamo dato le pagelle al mercato delle big della serie A. Attraverso la valutazione delle diverse operazioni, eravamo stati in grado di realizzare una sorta di griglia di partenza. Alla sosta del campionato il campo ha dato il suo responso. Ecco come si sono comportate le squadre più blasonate della serie A
Napoli 10
Il voto potrebbe anche essere 11, come le vittorie di fila che hanno portato il vantaggio sul Milan secondo in classifica a +8 punti con Juve e Inter rispettivamente a -10 e -11. Un vantaggio irreale, che rende molto difficile la rimonta delle altre big da gennaio in poi. Occorrerebbe un suicidio dei ragazzi di Spalletti o un miracolo di una delle altre. A giudicare da questi primi 3 mesi di campionato, però, viene davvero difficile immaginare che si verifichi una delle due ipotesi.
Milan 7
Si dice che dopo aver vinto il difficile sia confermarsi. Non un luogo comune, ma una realtà. Se ne sta accorgendo il Milan di Pioli, che dopo lo Scudetto dell’anno scorso sta tentando con un po’ di fatica a rimanere su alti livelli. Il bilancio dopo 15 giornate è comunque buono e dice che i rossoneri hanno un ritardo di appena 2 punti rispetto allo scorso campionato allo stesso punto della stagione, con la differenza che davanti a loro c’è un Napoli che corre a una velocità doppia rispetto alle altre. Ci sono ancora molte partite però per recuperare e la squadra di Pioli + lì, al secondo posto, pronta a sfruttare ogni passo falso. Buono anche il passaggio del turno in Champions League, sebbene si sia rivelato più complicato del previsto. E adesso ci sarà il Tottenham di Conte sulla strada del Diavolo.
Lazio 7
In pochi si sarebbero aspettati una Lazio quarta al giro di boa con la seconda miglior difesa del campionato. Un derby vinto, successi roboanti contro Inter e Atalanta e tante altre belle prestazioni. Peccato per l’eliminazione dall’Europa League. Mercato di gennaio fondamentale!
Inter 6,5
Per i nerazzurri l’inizio almeno in Serie A è stato molto complicato. La squadra sembrava in netta difficoltà ed era difficile immaginare un piazzamento simile alla sosta. La qualificazione agli ottavi di Champions forse ha fatto scattare quella scintilla che è mancata nelle prime giornate. Ora la squadra di Inzaghi è ritornata almeno in piena lotta per il quarto posto e lo scontro diretto con il Napoli di inizio gennaio potrà dire molto sulle ambizioni Scudetto di Lautaro e compagni.
Juventus 6
Quattro alla prima parte di stagione, otto alle ultime tre settimane, e i motivi sono chiari. Allegri ha costruito la sua squadra per la Champions ma l’ha salutata senza neanche il brivido di poter competere fino all’ultima giornata. Squadra vuota di idee per lunghi tratti, e l’attenuante delle assenze proprio negli uomini che devono accendere entusiasmo e brillantezza non può reggere. Allegri, per scelta ma anche per fortuna e in maniera quasi obbligata, ha ritrovato verve grazie ai giovani e ad un Rabiot rinato. I sei successi di fila, il record in una difesa imbattuta in Serie A, e le brillanti intuizioni sul ruolo di Kostic e soprattutto di Danilo devono avere un seguito. L’obiettivo è l’Europa League e non scalda troppo i tifosi. La rimonta in Serie A invece, seppure difficile, sarebbe un successo da fissare nella storia dopo un avvio così delicato. Con un successo Allegri meriterebbe un nel 9, ma in assenza di trofei il 6 in pagella potrebbe anche scendere, e alla Juve, si sa, la sufficienza non è contemplata.
Atalanta 6
La prima parte della stagione dell’Atalanta può essere divisa in due: una prima parte eccezionale e forse anche sopra le aspettative. Ed una seconda, iniziata dalla sconfitta in casa contro la Lazio, da squadra in grossa difficoltà forse sia per gli infortuni che per qualche dissidio tra Gasperini e la società. Gennaio potrebbe essere il mese decisivo per capire gli obiettivi della Dea.
Roma 5
La media tra il voto del Campionato e l’Europa League. Quattro per il cammino in serie A (la Roma era tra le favorite per la lotta al quarto posto ed è tutt’ora settima) e un sei per l’Europa League: sufficienza striminzita, visto che ha rischiato di uscire con un girone facilissimo e non ha mai combattuto per arrivare prima. Mourinho mette solo scuse: arbitri, raccattapalle, erba sintetica, ora scarica anche i suoi giocatori (Karsdorp). Non credo che la società sia contenta.
Voti a cura di: Antonio Papa, Marco Ercole, Francesco Spagnolo, Francesco Palermo, Enrico Camelio.