La decisione era quasi inevitabile, il quadriennio di Binotto è stato deludente e nemmeno nel 2022 la Rossa ha lottato per il titolo
Mattia Binotto non sarà più il team principal della Ferrari a partire dalla stagione 2023. Il cambio di vertice avverrà di fatto a gennaio, quando riprenderanno i test in vista della nuova stagione sportiva che inizierà il 5 marzo in Bahrain. Per sostituire Binotto, in pole position c’è Frederic Vasseur attuale team principal della Sauber. Francese, ingegnere, classe ’68, Vasseur in questi anni ha guidato il team Sauber, brandizzato Alfa Romero e quindi ha un rapporto solido con John Elkann che – riporta la Gazzetta dello Sport – l’aveva sondato già 12 mesi fa, in previsione di una rottura con Binotto. Cosa piace di Vasseur? Oltre alla crescita di queste ultime stagioni di Sauber, anche la lunga esperienza nel mondo delle corse, maturata in tanti anni di gavetta, soprattutto in team minori.
Del resto una svolta sembrava ormai necessaria. Binotto paga i deludenti risultati della Rossa in questa stagione, i distacci siderali accumulati con Red Bull e la clamorosa rimonta subita da Mercedes, ora distante solo 21 punti nel mondiale costruttori. È vero che la Ferrari è cresciuta rispetto alle stagioni scorse, ma la svolta pronosticata da Binotto per il 2022 non c’è stata: la Rossa non è mai stata davvero in corsa per i due titoli (piloti e costruttori), anche per evidenti colpe proprie e non solo per la bravura degli avversari.
Strategie spesso incomprensibili e confusione al box, la seconda parte di 2022 è stata simile a un’agonia per la Ferrari e questo ha creato non pochi malumori anche in Charles Leclerc, malumori esplosi di nuovo in Brasile, dopo le prime tensioni registrate dopo Silverstone. Un caso che Leclerc abbia esordito in F1 proprio in Sauber e proprio sotto la gestione di Vasseur? Questo non è dato saperlo. Certo è che la Ferrari cambia, la corsa al titolo 2023 passa anche da qui.