L’ex difensore, tra le altre di Juventus e Milan, è stato intercettato dai microfoni della nostra redazione a margine della Partita per la Pace disputata ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma e ha parlato del significato di eventi di questo genere
È stata una serata importante, con stelle attuali e vecchie glorie del mondo del calcio in campo per mandare un messaggio importante. La Partita per la Pace disputata ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma è servita a questo, a sensibilizzare il mondo ancora di più a non voltarsi dall’altra parte, ma a prendere coscienza della situazione che stiamo vivendo in particolare in questo determinato contesto storico.
Tra i campioni presenti anche Nicola Legrottaglie, ex calciatore tra le altre di Juventus e Milan, oggi allenatore, che ha analizzato a fondo il significato di questo genere di eventi ai microfoni di Notizie.com: “È tutto importante quello che poi viene recepito e interiorizzato. Tu puoi dare tanti messaggi, ma lo scopo poi è che vengano messi in pratica. Si spera che sensibilizzando questi temi, le persone possano veramente fare un cambiamento fatto di scelte e intenzionale, non solo partecipativo”.
Legrottaglie e il messaggio per la pace
Il ragionamento di Legrottaglie è proseguito: “Noi speriamo quindi in primis di poter trovare una pace interiore, che non è riferita alla guerra e basta. Prima di tutto dobbiamo cambiare dentro, e nel cambiare dentro cambierà fuori. È questo il messaggio, non solo la pace nel mondo a livello di guerre. Io credo che il Papa con questo evento abbia dato questo messaggio: che noi uomini dobbiamo vivere quella pace che qualcuno ci ha regalato. Spesso non lo facciamo e il casino interiore porta a farlo esteriormente”. Ecco perché a suo giudizio anche il mondo del calcio dovrebbe perseguire un percorso orientato in tal senso: “Dovrebbero tutti prendere posizione, continuare sulla strada giusta. Dico sempre che l’unica cosa che sconfigge il male è il bene. Continuando a fare il bene e coinvolgere più gente possibile, chi fa il male verrà allontanato. Fino a quando non facciamo questo e gettiamo la spugna, invece, questo andrà avanti. Quindi dobbiamo fare del bene. Il male ci sarà sempre, non lo potrai togliere mai del tutto, ma facendo del bene si può dare un contributo importante”.