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Politica

Meloni-Macron, alta tensione: Renzi e Calenda ci “giocano”

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Cristiano

Tensione alle stelle tra Italia e Francia sulla questione migranti: chi è pronto a giocarci su è il duo formato da Matteo Renzi e Carlo Calenda

Matteo Renzi e Carlo Calenda (Ansa Foto)

Oramai non si sta parlando d’altro se non della questione dei migranti e delle Ong. In particolar modo tra Italia e Francia dove la tensione è sempre più alta. Chi ci sta “giocando”, però, è il duo che vedete inquadrato in foto: Matteo Renzi e Carlo Calenda. In che modo? A quanto pare il loro obiettivo è quello di “flirtare” con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A quale scopo? Per il ‘Giornale‘ non ci sono dubbi: quello di ottenere una poltroncina per loro.

Non è affatto un mistero che i due politici vadano d’accordo con il presidente francese Emmanuel Macron. Tanto è vero che lo hanno considerato “padre dei riformisti“. Calenda ha provato ad allontanarsi un po’ dai transalpini e dall’alleanza con lo stesso Macron: “Dalla Francia atteggiamento inqualificabile” così ha scritto sui social. Anche se la frecciatina non è mancata neanche nei confronti del Governo: “Dal Viminale una sceneggiata“. Probabilmente tempi fa non avrebbe usato questi toni. Perché tutto questo? Forse perché all’orizzonte c’è l’elezione dei componenti laici del Csm e dei presidenti di Copasir e Vigilanza Rai?.

Renzi e Calenda, con chi si schierano?

Matteo Renzi e Carlo Calenda (Ansa Foto)

Non è finita qui: lo stesso nativo di Roma ne ha anche per Matteo Salvini, definito da lui il problema politico per l’Italia e per lo stesso governo: “Frasi da ultrà al bar, fanfaronate con i francesi, lavoro concreto inesistente. Al Governo o in vacanza al Papeete per lui è la stessa cosa“. Renzi, invece, non dice la sua sul “conflitto” Italia-Francia. La cosa certa è che il duo del ‘Terzo Polo’ non si schiera.

L’obiettivo del fiorentino è chiaro: ottenere la presidenza della commissione di Vigilanza Rai. Il primo nome porta a quello di Maria Elena Boschi. In merito a ciò Calenda non sarebbe per nulla soddisfatto e preferirebbe un altro nome dalla sua ‘Azione’. I primi sondaggi, però, non sorridono al Terzo Polo. La Rai andrebbe ai Cinque stelle, il Copasir al Pd. Anche se nulla è stato già scritto. Vediamo come andrà a finire.

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