Dopo l’elezione a Premier della compagna, il 41enne giornalista Mediaset lascia la conduzione per motivi di opportunità
Dopo l’esito delle ultime elezioni politiche che hanno visto la vittoria della coalizione del centrodestra e la nomina di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio, il compagno Andrea Giambruno ha lasciato la conduzione di “Studio Aperto” e “TgCom24“. Non sarebbe stata un’ imposizione, ma una decisione presa dall’azienda e dal giornalista di comune accordo per ragioni di opportunità.
Giornalista e autore di programmi televisivi, ha lavorato a Quinta Colonna, Matrix, Mattino 5 e Stasera Italia, ed è stato volto del telegiornale di Italia 1 e di Tgcom 24. Ha quattro anni meno di Giorgia Meloni, si frequentano dal 2014 e oggi è il primo «first gentleman» della Repubblica italiana.
Una decisione condivisa
Dal giorno in cui Giorgia Meloni ha trionfato alle elezioni politiche, il compagno e padre di sua figlia, il giornalista Andrea Giambruno, non è più apparso dietro la scrivania dei Tg di Mediaset. Il perché della scelta non è ancora reso noto ma, stando a quanto riportato dietro le quinte, pare sia una decisione presa di comun accordo insieme all’azienda. Il giornalista continuerebbe a lavorare per il gruppo Mediaset, ma dietro le quinte occupandosi della redazione di Diario del giorno, la rubrica del Tg4 in onda tutti i giorni dalle 15.30 alle 16.40. Giambruno, laureato in filosofia alla Cattolica, esordì grazie a uno stage nella tv locale “Telenova” per proseguire poi con diverse collaborazioni. È stato tra gli autori di “Mattino 5” e “Stasera Italia”, ha lavorato anche a “Quinta Colonna”, prima di diventare volto dei tg di Italia 1 e Tgcom 24. Nel suo passato c’è anche un ruolo come autore di “Kalispera” di Alfonso Signorini, sempre nell’ambito dei canali Mediaset.
Una vita stravolta
E’ chiaro che l’elezione a Presidente del Consiglio di Giorgia Meloni ha per forza di cose forzato un cambiamento nella routine quotidiana della coppia, i molteplici impegni di lavoro del neo premier, che la portano a stare molte ore lontano da casa e dagli affetti e i tanti viaggi di rappresentanza e diplomatici, hanno portato inevitabilmente a una riorganizzazione professionale di entrambi. Di sicuro non si traferiranno a Palazzo Chigi, ma rimarranno nella quiete e nella riservatezza della loro casa all’Eur, anche per non stravolgere ancora di più la vita della piccola Ginevra, la figlia che la coppia ha avuto sei anni fa.