Le parole del sottosegretario alla Salute al Tg4 a seguito delle polemiche per le sue considerazioni in riferimento al tema della vaccinazione. Poi sulle dimissioni richieste da Letta: “Non succederà, è evidente”
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha parlato al Tg4 dopo le polemiche sulle sue affermazioni sull’efficacia dei vaccini: “Sarei un no vax atipico. Sono vaccinato. Sono un fautore delle vaccinazioni (non obbligatorie)“. Il politico ha argomentato in modo più approfondito le sue parole: “Le mie frasi vanno contestualizzate. Quando le ho dette, stavo parlando di ciò che non è andato nella gestione della pandemia”. Gemmato ha poi aggiunto nel corso dell’intervista che “non c’è prova che senza vaccino sarebbe stato peggio“.
Andando avanti nell’intervento ha parlato “delle negatività nella gestione del Covid che ci hanno portato a essere per larga parte della pandemia ai primissimi posti per mortalità e letalità. Stavo cercando di identificare le criticità, come l’assenza del piano pandemico nazionale, e, come conseguenza, la mancanza delle mascherine, dei respiratori. Così come l’assenza di una sanità territoriale degna di nota“.
Il sottosegretario Gemmato ha proseguito il discorso: “In Italia più del 90% della popolazione è vaccinata, ma io volevo parlare di tutto quanto non è stato fatto. La vaccinazione è salvifica per anziani, immunodepressi e fragili. Ma il fatto di averlo imposto ha fatto sorgere tutti questi sentimenti no vax, complottisti, di gente che dice che nel vaccino c’è il veleno e altre castronerie. A nostro avviso quelle percentuali di vaccinazione raggiunte in Italia si potevano raggiungere con la persuasione. Le dimissioni chieste dalle opposizioni? È evidente che non succederà“. Quest’ultima è la risposta a una domanda sulla richiesta di lasciare l’incarico da parte del segretario del Pd, Enrico Letta: “Criticando sempre Fratelli d’Italia, il Pd proietta su altri le difficoltà interne che ha. Invece di parlare di ciò che non ha fatto in 12 anni, ci attacca di continuo“.