L’ex Capo di Stato Maggiore ed esperto militare spiega: “In guerra ne accadono di queste cose, ora gli esperti indagheranno e la Nato deciderà, ma ci vuole tempo”
“Paura per i missili caduti in Polonia? Assolutamente no, semmai una preoccupazione contenuta, niente più di questo…”. A parlare in questo modo così calmo e sereno in una situazione così particolare e tesa come quella che c’è attualmente tra Russia e Polonia, è un esperto di guerra, un ex Capo di Stato Maggiore del nostro paese, il Generale Leonardo Tricarico, uno che sa molto bene come funzionano le dinamiche relative alla Nato durante un conflitto. “In una guerra – spiega Tricarico a Notizie.com – , soprattutto quella che c’è attualmente tra Russia e Ucraina, l’errore ci sta. E’ stata la prima idea che mi sono fatto, a meno che non ci sia dietro qualche macchinazione ma che faccio fatica a mettere a fuoco, di errori ne succedono, soprattutto nei sistemi d’arma. In Kosovo abbiamo sbagliato e colpito territori che non erano in guerra come la Bulgaria e la Macedonia ma si chiudeva lì, li commettemmo noi che eravamo della Nato, con dei mezzi più sofisticati, ma è anche vero che un sistema guidato può perdere la proprio guida e andare dove non deve andare. Può succedere”.
Secondo il generale Tricarico situazioni anomale come queste ne accadono a bizzeffe, basta solo restare calmi e avere il sangue freddo per prendere decisioni e avere ugualmente pazienza perché le situazioni possono prendere una brutta piega in qualsiasi momento: “C’è un punto di non ritorno quando viene colpito un paese Nato, ma è importante asseverare le cause di questo evento, e non c’è nulla di più facile per un esperto andare sulla scena del delitto per capire le cause, vedere di che arma si tratta e che provenienza ha, stabilire traiettoria e altro. Solo a a quel punto, e non è certo istantaneo, si può mettere in moto una macchina di concertazione legata alla Nato e ai suoi paesi membri. Capisco la reazione nazionale della Polonia, ed è comprensibile, ma prima di far partire la macchina della Nato ci vogliono i fatti, quelli veri, non le chiacchiere“.
“Solo parlare di attivazione dell’Articolo 4 è paradossale e, consentitemelo, da incompetenti…”
Non è uno che le cose le manda a dire, anzi le dice con estrema chiarezza e senza filtri di nessun genere. Il generale Leonardo Tricarico ha capito che la tensione era alta, ma da uomo militare sa pesare, e bene, le situazioni e a Notizie.com spiega i motivi: “Ho sentito parlare dell’attivazione dell’articolo 4, ma per favore. Non è mai stato applicato da nessuno, soprattutto negli otto mesi di guerra Russia e Ucraina che sono trascorsi e poi non è certo questo il momento. L’articolo in questione è una delle regole più trasgredite perché una concertazione vera non c’è mai stata, ci doveva essere ben prima del 24 febbraio, anche perché i primi segnali che stavano per succedere si sapevano bene, soprattutto gli Usa erano convinti di un’invasione, ma non solo loro. E paradossale che qualcuno lo invochi adesso, per favore. L’articolo 5? E’ una conseguenza dell’articolo 4 ma lascia stare per favore, non sono da prendere nemmeno in considerazione davanti allo scenario che si sta delineando”
E pure appena è successo tutti hanno puntato il dito contro i russi anche se adesso sua sta capendo che non è andata come si diceva nelle primissime ore: “Quando c’è un missile che colpisce è colpa dei russi, in questo momento è sistematico, in via dei principi sono loro che sparano i missili, non altri. La Nato? E’ intervenuto fin troppo dall’inizio, anche se era una cosa che non la riguardava, si doveva secondo me formare una forza credibile comparata a quella russa ai confini ed esercitare immediatamente dei processi negoziali che devono andare avanti, archiviando alla svelta questo incidente di percorso. Perché di questo si tratta”