Sarebbero 3 al momento le ipotesi formulate da fonti di intelligence: ecco cosa potrebbero determinare.
Due missili, due morti, la notizia che ha fatto il giro del mondo e una prima indicazione su un errore da parte di Mosca.
L’attacco, in Polonia, ha chiaramente fatto scattare l’allarme con le reazioni in arrivo da molte nazioni e l’immediato ricorso all’Articolo 5 del trattato Nato. L’Estonia ha riaffermato il sostegno alla Polonia, l’America ha ribadito “l’impegno verso l’Articolo 5″ sostenendo che “sarà difeso ogni centimetro di territorio della Nato”, per stessa ammissione del portavoce del Pentagono, Pat Ryder. Zelensky intanto si è affrettato a ribadire quanto già affermato in passato, e cioè che Mosca non si sarebbe fermata all’invasione nei territori ucraini.
Tensione alle stelle quindi, ma dopo alcune ore è arrivata l’ammissione di Joe Biden. Il presidente americano ha confermato che quei missili potrebbero non essere russi, e a sostenere questa teoria è una delle 3 ipotesi formulate dall’intelligence che analizza più scenari.
AdnKronos ha riportato le ipotesi fornite all’agenzia di stampa da fonti di intelligence. La prima fa riferimento ad alcuni missili russi lanciati da bombardieri strategici che per un malfunzionamento sono finiti erroneamente in Polonia. La seconda prende invece in considerazione la traiettoria dei missili, deviati probabilmente dalla contraerea Ucraina.
La terza ipotesi, che cambierebbe totalmente gli scenari, sarebbe che i missili siano della contraerea ucraina, e che il lancio sia stato effettuato per intercettare e colpire missili russi. Il cattivo funzionamento li avrebbe fatti precipitare in Polonia con le conseguenze pesanti ormai note. Saranno quindi accertate le responsabilità, e da queste potrebbero cambiare gli scenari in un conflitto che vive una fase di tensione altissima con scambi di accuse e poche certezze.