Morte David Rossi, indagini manipolate: spunta una nuova prova

Morte David Rossi, spuntano altre prove: molte le cose che non sono chiare

Inchiesta sulla morte di David Rossi
Inchiesta sulla morte di David Rossi (Ansa Foto)

La Procura di Genova ha voluto aprire una inchiesta. Contro i pm. Questi ultimi hanno indagato sulla “strana” morte da parte di David Rossi. Manager della ‘Monte di Paschi di Siena‘. Il tutto ha inizio nel primo sopralluogo che non è stato verbalizzato da parte dei pm nell’ufficio dell’uomo. Ovvero prima dell’arrivo da parte della Scientifica. La prova è proprio nei messaggi che la vittima avrebbe scritto poco prima di lanciarsi dalla finestra. Ricordiamo che il tutto si verificò il 6 marzo del 2013 alle ore 19:45. Cadde al suolo in modo “anomalo”, rimanendo agonizzante per qualche minuto.

Successivamente sul suo corpo sono state trovate alcune ferite. Polso, inguine, stomaco e fegato che non sono state associate con la caduta. L’ex comandante provinciale dei carabinieri di Siena, Pasquale Aglieco, ha parlato davanti ai parlamentari della commissione d’inchiesta. Ha rivelato che Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Anastasi avrebbero manipolato le prove. I tre verranno ascoltati nella caserma del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Genova. Dovranno difendersi dalle accuse di: reato di falso ideologico.

A quanto pare i tre avrebbero spostato oggetti. Non solo: toccato mouse e computer, chiuso una finestra e scavato nel cestino rovesciato sulla scrivania. C’erano anche dei fazzoletti sporchi di sangue che poi sono stati fatti sparire. Il tutto senza aver indossato guanti prima dell’arrivo della Scientifica. Non è finita qui: dopo due ore la caduta sono stati visionati alcuni filmato dove gli investigatori notano un altro particolare. La giacca di Rossi, piegata sulla spalliera, viene ricomposta sullo schienale. Le ante della libreria sono chiuse: nelle immagini sono aperte.

Morte David Rossi, le indagini continuano

Inchiesta sulla morte di David Rossi
Inchiesta sulla morte di David Rossi (Ansa Foto)

Questione biglietti d’addio di Rossi: per gli inquirenti sono stati ritrovati nel cestino. Nelle foto ufficiali, invece, ricompaiono tra le pagine di un libro. Lo conferma l’agente della Scientifica Francesca Romano. Nel servizio andato ieri sera in onda dal programma ‘Le Iene‘, pare che il libro di uno dei magistrati che aveva sotto braccio è lo stesso che manca sul tavolo di vetro nelle foto della Scientifica. Dei bigliettini nessuno sa nulla.

Quando si parla di bigliettini nella richiesta di archiviazione firmata dai pm Natalini e Marini, viene indicata una foto della Scientifica in cui non appaiono più. A dirlo Luca Migliorino è la stessa Romano. Questa la conversazione partita da Migliorino: “Ha visto con i suoi occhi che quei biglietti furono presi dal cestino?“, “No” la riposta. “Perché ha fatto una foto del cestino dall’alto?“, “Perché c’erano dei fazzolettini macchiati“. Nonostante i pm abbiano scritto che erano stati rinvenuti tre fogli manoscritti indirizzati alla moglie.

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